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Attacco ischemico transitorio (TIA)


Cos’è l’attacco ischemico transitorio (TIA)?

L’attacco ischemico transitorio, noto anche con l’acronimo TIA, ovvero Transient Ischemic Attack, è una temporanea interruzione o riduzione dell’afflusso del sangue (ischemia) al cervello che dura pochi minuti e, in genere, non provoca danni permanenti. Un TIA è causato dalla riduzione del flusso di sangue arterioso verso il cervello provocata da un piccolo grumo solido di sangue (embolo o coagulo) oppure da un restringimento (stenosi) dell’arteria per la presenza di placche di colesterolo (aterosclerosi).

La riduzione dell’apporto di sangue al cervello determina una sofferenza cerebrale (ischemia), che può durare da pochi minuti fino a massimo un’ora. La durata dell’attacco è fondamentale per differenziare il TIA dall’ictus che ha una durata di oltre 24 ore. Un attacco ischemico transitorio, spesso precede un episodio maggiore e quindi un ictus: si stima che, in genere, per un persona su tre avvenga entro un anno.

La comparsa di un TIA provoca sintomi simili all’ictus, ma temporanei, di natura motoria, linguistica o sensoriale, quali difficoltà a parlare e a comprendere, improvvisa debolezza, paralisi facciale o degli arti, vertigini. I sintomi si protraggono, in genere, fino al ripristino della normale funzionalità sanguigna senza lasciare danni. Per la somiglianza dei sintomi con l’ictus (o colpo apoplettico), il TIA è definito anche mini-ictus. 

Quali sono le cause di un attacco ischemico transitorio (TIA)?

Le cause principali del TIA sono la formazione di un coagulo (trombo o embolo) in un vaso sanguigno, solitamente un’arteria, oppure il restringimento o ostruzione di vaso che porta sangue al cervello. Il coagulo può formarsi a livello del cuore, ad esempio, e spostarsi attraverso la circolazione sanguigna fino ad arrivare al cervello, bloccando il passaggio del sangue, che può essere impedito o ridotto anche dalla formazione di placche aterosclerotiche (colesterolo) che si formano sulle pareti delle arterie oppure che favoriscono la formazione di coaguli.
L’attacco ischemico transitorio può essere causato e associato a ipertensione, diabete, elevati livelli di colesterolo (ipercolesterolemia), abitudine al fumo, consumo eccessivo di alcolici, uso della pillola anticoncezionale.

Quali sono i sintomi di un attacco ischemico transitorio (TIA)?

I sintomi dell’ischemia transitoria (TIA) hanno una breve durata (pochi minuti) e possono manifestarsi con afasia, ovvero difficoltà a parlare e a comprendere il cioè che gli altri dicono; emiparesi, cioè paralisi temporanea di un lato del corpo, in genere il volto, le braccia e le gambe; ipoestesia, ovvero diminuzione della sensibilità; adiplopia, cioè visione sdoppiata, offuscata o cecità; vertigini e difficoltà motorie che rendono difficile muoversi, stare in equilibrio, coordinare i gesti.

In caso di sintomi che possono riferirsi a un attacco ischemico transitorio è necessario rivolgersi il prima possibile a proprio medico o a una struttura sanitaria per iniziare il percorso diagnostico e la terapia più adeguata a prevenire il rischio di eventi cardiovascolari maggiori.