Cos’è il calo di pressione?
Il calo di pressione, chiamato in termini medici ipotensione, è un disturbo comune che può capitare, ad esempio, quando si passa bruscamente da una posizione seduta a una eretta, quando la temperatura esterna è eccessivamente calda, a seguito di un’intensa attività fisica, oppure per una forma di predisposizione costituzionale all’ipotensione.
In condizioni normali, la pressione arteriosa massima o sistolica è di 100-125 mmHg e la pressione arteriosa minima o diastolica è di 80-89 mmHg. Un calo di pressione viene avvertito dalla persona quando i valori massimi sono uguali o inferiori a 90 mmHg e quelli minimi sono uguali o inferiori a 60 mmHg.
L’abbassamento della pressione è causato da una risposta adattiva non rapida del sistema nervoso autonomo, ovvero il sistema che regola la pressione arteriosa nell’organismo sulla base di diversi stimoli, e provvede anche alla termoregolazione corporea. L’ipotensione può causare sintomi come instabilità, lieve capogiro e annebbiamento della vista. In genere, il calo di pressione è più frequente nel sesso femminile di età compresa tra 16 e 28 anni, a causa di ipotensioni costituzionali.
Quali sono le cause del calo di pressione?
Le cause del calo di pressione sono diverse e, in molti casi, concomitanti. Cambiamenti di posizione improvvisi, sforzi fisici e/o clima afoso possono provocare i sintomi del calo di pressione, specie se la persona è ferma in posizione eretta.
- Sforzi fisici intensi: in caso di sforzi fisici molto intensi, la pressione sistolica può aumentare fino a oltre 180 -200 mmHg per garantire una perfusione ottimale di sangue dei muscoli durante l’attività fisica. Gli sportivi, quindi, tendono a proseguire l’attività fisica intensa con un defaticamento, per aiutare a mantenere i valori pressori nonostante la vasodilatazione periferica che si associa e segue l’attività muscolare.
- Temperatura afosa e calda: una temperatura circostante elevata può favorire il calo di pressione. Infatti, per favorire il processo di termoregolazione al fine di mantenere stabile la temperatura corporea, se la temperatura dell’ambiente circostante sale eccessivamente, la frequenza cardiaca e la vasodilatazione cutanea e periferica aumentano, così come la sudorazione. Da una parte, questo favorisce la dispersione del calore e riduce la temperatura corporea, ma dall’altro può avere effetti sull’abbassamento della pressione arteriosa. Si tratta di meccanismi di compensazione fondamentali: infatti, un eccessivo aumento della temperatura corporale rischierebbe di compromettere i processi enzimatici necessari per la vita.
- Ipotensione costituzionale: alcune persone sono costituzionalmente predisposte all’ipotensione costituzionale, cioè hanno valori pressori costantemente ridotti lungo la giornata. Questo può causare cali di pressione improvvisi.
Quali sono i sintomi del calo di pressione?
I sintomi del calo di pressione sono spesso improvvisi e si manifestano con sensazione di vertigini, spossatezza, sensazione di mancamento fino allo svenimento (sincope).
Come si fa la diagnosi di calo della pressione?
La diagnosi di ipotensione si può ottenere con la misurazione manuale o elettronica della pressione arteriosa in posizione distesa e dopo tre minuti di permanenza in piedi. Valori pressori sistolici inferiori a 90 mmHg da sdraiati o che si riducono di più di 20 mmHg durante la posizione eretta, permettono di fare la diagnosi di ipotensione.
Misurare la pressione arteriosa da sdraiati (o da seduti) e poi in posizione eretta è una semplice pratica clinica che può essere eseguita in tutti gli ambulatori ospedalieri, dei medici di famiglia e in Pronto Soccorso.
Quali sono i trattamenti per il calo di pressione?
I trattamenti per il calo di pressione improvviso prevedono azioni che favoriscono l’innalzamento della pressione arteriosa. In particolare, in caso di calo della pressione, è opportuno sdraiarsi subito, oppure sedersi, alzare le gambe e bere un bicchiere d’acqua, attendendo la risoluzione dei sintomi. Questo consente di attivare velocemente i recettori osmotici presenti nel fegato che sono in collegamento con i nervi del sistema nervoso simpatico, e favoriscono una vasocostrizione periferica tale da aumentare la pressione arteriosa. In caso di calo pressione non è particolarmente importante assumere zuccheri.
Come si può prevenire il calo pressorio?
I consigli generali per prevenire cali pressori prevedono che la persona sia sempre sufficientemente idratata, specie durante la stagione calda e afosa, assumendo una quantità adeguata di frutta, verdura e altri alimenti che garantiscono l’apporto di sali minerali. Inoltre, è importante evitare bruschi cambiamenti di posizione, specie se la temperatura esterna è particolarmente elevata; può aiutare eseguire una brevissima attività fisica sul posto da seduti, battendo i piedi per terra prima di alzarsi, per aiutare ad attivare il sistema nervoso simpatico ad aumentare la pressione arteriosa.