Si presentano come piccole macchie rosate o crosticine su viso, mani, cuoio capelluto, a cui si tende a non dare peso fino a che non si trasformano in croste più spesse o in noduletti che sanguinano e fanno male al tatto. Sono le cheratosi attiniche, lesioni causate dal sole, che il Ministero della Salute ha recentemente inserito tra i tumori della pelle.
Si calcola che la cheratosi attinica interessi quasi mezzo milione di italiani: 1 persona su 5 tra i 50 e 60 anni ne è affetto, e le percentuali aumentano fino a 2 su 5 dopo i 70 anni. La maggior parte non riceve una diagnosi e spesso non è neanche a conoscenza di avere questo problema, soprattutto perché all’inizio può non dare nessun sintomo né fastidio.
Sono dovute principalmente all’esposizione ai raggi ultravioletti: è più a rischio chi ha la carnagione chiara e chi passa molto tempo al sole (come per esempio chi pratica sport all’aperto quali vela, golf, sci).
Come si presentano?
Facciamo attenzione alle zone foto-esposte (dorso delle mani, viso, cuoio capelluto): se vediamo lesioni che compaiono e scompaiono, crosticine dal colore roseo con pelle secca che va e viene, potrebbe trattarsi di Cheratosi Attiniche.
Il primo impulso di molte persone è di trattarle con crema idratante, scambiandole per altro: all’inizio la lesione regredisce perché si agisce sulla squama ma poi il problema si ripresenta.
Non possiamo sapere quale di queste cheratosi attiniche evolverà in un carcinoma, ma 9 carcinomi squamocellulari su 10 sono preceduti dalle cheratosi attiniche, per cui, se si lasciano incurate c’è un alto rischio che possano degenerare nel giro di qualche anno.
La nuova frontiera: la terapia di campo che fa anche prevenzione
Esistono diverse possibilità di terapia, tutte efficaci ma con diversi esiti estetici e possibili effetti collaterali.
Mentre la crioterapia o la terapia chirurgica vanno a trattare la singola lesione e possono avere esiti cicatriziali, la Terapia Fotodinamica, ultima frontiera nel trattamento dei tumori della pelle, è l’unica che tratta tutta la regione affetta (anche detta “campo di cancerizzazione”) con ottimi risultati estetici.
Se compaiono cheratosi attiniche sulla testa, è molto probabile che tutta la cute della zona sia stata danneggiata dal sole: la terapia fotodinamica, trattando l’area e non la singola lesione, è curativa per i tumori iniziali e preventiva, perché va a bloccare la formazione delle nuove cheratosi.
È un trattamento non invasivo, che si esegue con un dermatologo: dopo accurata preparazione della pelle, al paziente viene applicata una crema specifica sull’area, che poi viene coperta con cerotto o benda. Dopo 3 ore, durante le quali il paziente può uscire dall’ospedale, viene tolta la copertura e si irradia l’area con luce a Led per 7 minuti.
Dopo 1 mese circa dal trattamento si procede con nuova visita dermatologica, che servirà per valutare se occorre replicare la terapia