Che cos’è il diabete?
Il diabete è una malattia cronica che si caratterizza per un’eccessiva concentrazione di glucosio (zuccheri) nel sangue, nota come iperglicemia. Questa condizione può essere dovuta a un’insufficiente produzione di insulina, l’ormone che regola il livello di glucosio nel sangue, o da una sua azione inadeguata.
Si parla di diabete di tipo 1 quando la secrezione insulinica è assente, e di diabete di tipo 2 in presenza di una ridotta sensibilità dell’organismo all’insulina e/o da una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas. Il diabete di tipo 2 è molto diffuso in tutto il mondo e la sua incidenza è in continuo aumento.
Esistono poi altre forme di diabete meno comuni.
Quali sono le cause del diabete?
All’insorgere di questa patologia concorre un’interazione tra fattori genetici (familiarità) e fattori ambientali (stile di vita).
Quali sono i sintomi del diabete?
Spesso la presenza di iperglicemia è asintomatica e non rende facile la diagnosi di diabete oppure i sintomi possono manifestarsi a distanza di anni rispetto all’esordio della malattia.
Nei casi acuti, i sintomi caratteristici sono:
- Stanchezza
- Aumento della sete
- Aumento della diuresi
- Perdita di peso
- Malessere
- Dolori addominali
- Confusione mentale e perdita di conoscenza, nei casi più gravi.
La costante presenza di iperglicemia aumenta il rischio di complicanze macrovascolari e microvascolari. Le maggiori complicanze dovute al diabete possono essere di natura:
- Neurologica (neuropatia): alterazione anatomica e funzionale del sistema nervoso centrale, periferico e volontario, deficit sensitivi, motori, visivi, acustici.
- Renale (nefropatia): danno alle strutture filtranti del rene, con conseguente rischio di dialisi (in Italia il 30% dei pazienti in terapia dialitica sono diabetici).
- Oculare (retinopatia): causata da iperglicemia cronica e ipertensione che portano ad alterazione dei vasi sanguigni con conseguente peggioramento della vista fino alla cecità.
- Cardio-cerebrovascolare: come infarto miocardico o cardiopatia ischemica, ictus cerebrale.
Diagnosi
La diagnosi si effettua mediante un esame del sangue. Si parla di diabete in presenza di due valori di glicemia a digiuno uguali o maggiori di 126 mg/dl in due giornate differenti, o quando il valore dell’emoglobina glicata è > 6.5% e viene riconfermato in un prelievo successivo (almeno 3 mesi dopo), o ancora quando viene individuato un valore occasionale > 200 mg/dl in presenza di sintomi come poliuria, polidipsia, stato confusionale, alterazioni visive.
Trattamenti
La terapia insulinica, mediante iniezioni sottocutanee, è necessaria per la cura del diabete di tipo 1. Il rispetto della terapia e un corretto stile di vita consentono alla maggior parte dei pazienti di condurre una vita normale e prevenire l’insorgenza delle complicazioni a lungo termine.
Il diabete tipo 2 non richiede abitualmente una terapia insulinica, ma è necessario che la terapia farmacologica sia personalizzata alla luce del quadro clinico di ogni singolo paziente e delle sue esigenze. Alla terapia farmacologica è poi bene affiancare un corretto stile di vita.
Le società diabetologhe internazionali raccomandano i seguenti obiettivi terapeutici per i pazienti diabetici, al fine di tenere sotto controllo i sintomi, prevenire le complicanze e migliorare la qualità e l’aspettativa di vita:
- glicemia a digiuno e pre-prandiale compresa tra 90-130 mg/dl;
- glicemia post-prandiale (circa 2 ore dopo i pasti) inferiore (<) 180 mg/dl;
- emoglobina glicata inferiore (<) 7%.
Il trattamento del diabete inoltre prevede:
- valori pressori diastolici (pressione minima) <80 mmHg e sistolici (pressione massima) <140 mmHg;
- valori di colesterolo LDL <100 mg/dl, livelli di HDL >40 mg/dl nell’uomo e >50 mg/dl nella donna.
Prevenzione
La prevenzione del diabete passa attraverso lo stile di vita, in particolare scegliendo un’alimentazione sana ed equilibrata e praticando attività fisica regolare.
Una dieta ricca di acidi grassi saturi (grassi animali), per esempio, aumenta il rischio di sviluppare il diabete, mentre la parziale sostituzione di questi ultimi con acidi grassi insaturi è protettiva (i cosiddetti omega 3).
È consigliabile effettuare attività fisica aerobica di moderata intensità per almeno 20-30 minuti al giorno o 150 minuti alla settimana.
È bene poi sottoporsi regolarmente (annualmente) a un esame del sangue (glicemia a digiuno) per monitorare l’andamento della glicemia ed eventualmente individuare la patologia in assenza di sintomi.