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Emicrania


Cos’è l’emicrania?

L’emicrania, chiamata comunemente mal di testa, è una condizione che si presenta con un dolore acuto o pulsante alla parte anteriore, laterale della testa, e si può estendere alla fronte e alle tempie. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’emicrania è la seconda patologia più disabilitante per il genere umano e la terza più frequente.
Le donne hanno tre volte più probabilità di soffrire di emicranie.

L’emicrania è provocata da un meccanismo complesso in cui entra in gioco una proteina, il peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), che dilata i vasi sanguigni e modula il segnale del dolore nel sistema nervoso. Durante l’attacco di emicrania, i livelli di questa specifica proteina aumentano significativamente.

Della famiglia delle cefalee, l’emicrania può essere unilaterale, cioè coinvolgere un solo lato della testa, con sintomi, quali:

  • dolore intenso, pulsante, inabilitante che peggiora con il movimento
  • può manifestarsi con aura, cioè improvvisi lampi di luce (scotoma scintillante), annebbiamento della vista a uno o entrambi gli occhi, formicolio agli arti, rigidità del collo, difficoltà nel parlare
  • senza aura.

L’aura può comparire prima dell’attacco di emicrania o durante. Si parla di emicrania cronica quando i sintomi sono presenti per almeno 15 giorni al mese, per 3 mesi consecutivi.

Un attacco di emicrania è caratterizzato da mal di testa che aumenta di intensità, può durare poche ore fino a giorni, con sintomi variabili da persona a persona, in molti casi insopportabili, tra cui nausea, vomito, sensibilità alla luce e ai rumori. In genere, durante l’attacco di emicrania la persona ricorre al riposo completo in un ambiente tranquillo, isolato e buio. La maggior parte delle persone riferisce di doversi astenere da ogni attività durante l’attacco di emicrania, e molti hanno il costante timore di un attacco di emicrania. Nei casi di maggiore gravità è bene rivolgersi al medico, evitando l’uso eccessivo di farmaci per controllare i sintomi. 

Quali sono le cause dell’emicrania?

Le cause dell’emicrania non sono ancora del tutto chiarite, nonostante siano noti i fattori determinanti, tra cui predisposizione genetica, fattori ambientali (alcuni alimenti e bevande, cambiamenti climatici, stress), patologie sistemiche, fattori ormonali, familiarità. Alcuni studi scientifici hanno sottolineato una relazione tra emicrania e alterazioni biochimiche a carico del cervello, che interferiscono con i meccanismi di trasmissione dei segnali nervosi. Inoltre, l’assunzione di alcuni farmaci e i disturbi del sonno possono causare emicrania.

Quali sono i sintomi dell’emicrania?

I sintomi dell’emicrania possono dividersi in sintomi che precedono di 1-2 giorni l’attacco (sintomi prodromici) e quelli che compaiono durante l’attacco di emicrania.

Sintomi prodromici dell’emicrania sono:

  • Irritabilità
  • Stitichezza
  • Depressione 
  • Aumento dell’appetito
  • Rigidità cervicale
  • Aura
  • Disturbi motori e del linguaggio
  • Formicolio a braccia e gambe

I sintomi dell’attacco di emicrania possono variare da persona a persona per durata e intensità, e includere:

  • Nausea
  • Vomito
  • Disturbi visivi, abbagliamento.
  • Vertigini
  • Fotofobia, fonofobia
  • Sensibilità agli odori (osmofobia)
  • Irritabilità
  • Agitazione e confusione
  • Scarsa concentrazione
  • Brividi
  • Sudorazione
  • Dolore addominale

Alla fase acuta dell’attacco segue una fase debilitante caratterizzata da:

  • Stanchezza
  • Inappetenza
  • Vertigini
  • Stipsi
  • Aumento della diuresi

Come si diagnostica l’emicrania?

L’emicrania si diagnostica a seguito di visita specialistica in neurologia per individuare il tipo di cefalea, i fattori scatenanti e aggravanti, che possono essere di tipo ambientale, alimentare, psicologici, farmacologici e lavorativi. Sulla base delle valutazioni del neurologo viene impostato il trattamento più idoneo. 

Quali sono i trattamenti per l’emicrania?

I trattamenti per l’emicrania prevedono la rimozione dei fattori scatenanti e aggravanti la patologia, cambiamenti nello stile di vita, come ad esempio seguire una corretta idratazione e una dieta sana ed equilibrata, avere un regolare ritmo sonno-veglia e praticare attività fisica con regolarità. 

Tra le terapie a disposizione, la terapia profilattica contro l’emicrania si basa su anticorpi monoclonali (Erenumab, Galcanezumab o Fremanezumab) che bloccano l’arrivo dell’attacco contrastando l’effetto di vasodilatazione. Si tratta di farmaci molto efficaci, con meno effetti collaterali rispetto ad altre terapie, da effettuare una volta al mese con iniezione sottocutanea. Obiettivo della terapia è ridurre il numero degli attacchi e l’assunzione di farmaci nella fase acuta. 

In associazione agli anticorpi monoclonali può essere utile la terapia con tossina botulinica, che può essere anche utilizzata da sola, per migliorare il trattamento dell’emicrania cronica. Il trattamento con tossina botulinica viene effettuato in ospedale in punti specifici della testa e del collo, e segue un protocollo di tre mesi.