L’epididimite è un’infiammazione dell’epididimo, una struttura annessa ai testicoli e connessa ai vasi deferenti, attraverso la quale lo sperma viene trasportato verso l’uretra durante l’eiaculazione.
Quali sono le cause di epididimite?
La principale causa dell’epididimite è l’infezione da batteri provenienti dall’uretra, dalla prostata o dalla vescica, che si diffondono nell’epididimo. Nei giovani adulti, i batteri più comuni responsabili sono Neisseria gonorrhoeae (gonorrea) e Chlamydia trachomatis (clamidia), mentre negli altri gruppi di età si riscontrano spesso infezioni associate a Escherichia coli. Anche altri batteri, come il Mycobacterium tuberculosis e l’Ureaplasma, possono causare epididimite.
I fattori di rischio per l’infezione che porta all’epididimite includono circoncisione, interventi chirurgici o problemi del tratto urinario, utilizzo di cateteri urinari e rapporti sessuali non protetti con più partner. L’infezione, se trascurata, può portare a complicazioni come la formazione di ascessi, fistole, infarto testicolare con necrosi dei tessuti e infertilità.
Quali sono i sintomi di epididimite?
I sintomi tipici dell’epididimite includono febbre lieve, brividi, sensazione di pesantezza ai testicoli e aumento della sensibilità al tatto e alla pressione. Altri segni possono essere la presenza di sangue nello sperma, secrezioni dall’uretra, sensazione di fastidio all’addome inferiore, dolore all’inguine, presenza di noduli nei testicoli, dolore durante l’eiaculazione e dolore durante la minzione, gonfiore dello scroto con dolore e sensibilità all’inguine, nonché un aumento del dolore ai testicoli durante la peristalsi intestinale, ovvero i movimenti fisiologici dell’intestino.
Come si può prevenire l’epididimite?
L’abitudine a rapporti sessuali protetti può aiutare la prevenzione dell’epididimite.
Come si diagnostica l’epididimite?
La diagnosi di epididimite richiede la visita uro-andrologica e, in genere, esami specifici per identificare il batterio responsabile. La diagnosi precoce è essenziale per ridurre le complicazioni, pertanto, in presenza di sintomi sospetti di infezione, è importante ricorrere in breve tempo a una visita specialistica per effettuare una valutazione clinica e, se necessario, eseguire ulteriori esami diagnostici, come analisi del sangue e dell’urina, esami microbiologici ed ecografia scrotale per confermare la diagnosi e indirizzare una terapia adeguata.