La morte fetale in utero è una complicanza ostetrica molto seria che come dice il termine è determinata dalla morte in utero di un feto che ha superato la 23 settimana gestazionale. Questo evento si può verificare anche in gravidanze che hanno raggiunto il termine.
Quali sono le cause?
L’incidenza della morte fetale in utero è circa dello 0,3% e la cause possono essere molteplici. Tra queste: obesità, età materna, ipertensione arteriosa, diabete, anomalie congenite fetali, anomalie genetiche fetali, compromessa funzionalità placentare, gravi deficit di crescita fetale, gravidanza oltre termine, trombosi, infezioni, distacco di placenta, colestasi gravidica, trasfusione feto-materna, immunizzazione a volte “sine causa”..
La possibilità di comprendere la causa che ha determinato questa grave complicanza ostetrica è sicuramente una risposta al lutto che soffrono i genitori , ma principalmente ha la finalità di evitare che questo evento traumatico si ripeta nelle gravidanze successive.
Si può prevenire?
Sicuramente la morte fetale in utero si può prevenire diagnosticando e trattando le infezioni, seguendo un appropriato piano nutrizionale, modificando alcuni stili di vita, valutando attentamente il compenso metabolico e la funzionalità epatica, monitorando strettamente la crescita fetale e la funzionalità placentare. Per poter ottenere un buon risultato è essenziale il lavoro congiunto di più specialisti focalizzati sulla salute della madre e del bambino in uno dei momenti più vulnerabili della loro vita.
A chi rivolgersi?
Il Centro Multidisciplinare di Patologia della Gravidanza di Humanitas San Pio X, con i diversi specialisti ginecologi, ematologi, immunologi, endocrinologi, genetisti e psicoterapeuti in un lavoro di équipe, effettueranno una presa in carico della donna e della coppia trattando tutti quei fattori che possono aver determinato la morte del feto in utero, ed evitando così il ripetersi dell’evento.