Cos’è la sindrome metabolica?
Per sindrome metabolica non si intende una malattia specifica, ma un insieme di molteplici fattori di rischio che predispongono allo sviluppo di patologie croniche gravi. Alla base della predisposizione di patologie croniche quali diabete, l’aterosclerosi, le malattie cardiovascolari (ictus e infarto), la steatosi epatica (fegato grasso), c’è l’accumulo di grasso grasso viscerale (addominale) definito dalla misurazione della cosiddetta “circonferenza vita”.
La sindrome metabolica, in genere associata a sovrappeso e obesità, interessa quasi 1 persona su 2 dopo i 60 anni.
Quali sono le cause?
L’accumulo di grasso viscerale a livello addominale è il risultato di abitudini alimentari scorrette e da uno stile di vita caratterizzato da sedentarietà ed eccessivo consumo di alcol. Il grasso addominale in eccesso provoca un quadro di infiammazione cronica, altera le vie del metabolismo di grassi e zuccheri, e determina uno stato di resistenza insulinica in cui, per riportare gli zuccheri nel sangue a livelli normali, le cellule beta del pancreas sono sottoposte a un surplus di lavoro per produrre più insulina rispetto alla norma (iperinsulinemia). Questo superlavoro comporta la progressiva degenerazione delle cellule beta e pone le basi per lo sviluppo del diabete.
Come si diagnostica?
Le Società Scientifiche identificano la sindrome metabolica con la coesistenza di almeno tre dei seguenti criteri:
- Obesità addominale = circonferenza addominale uguale o superiore a 102 cm per gli uomini e 88 cm per le donne
- Alterazione del metabolismo glucidico = livelli di glicemia a digiuno uguali o superiori a 100 mg/dL
- Ipertensione arteriosa = rilevazione della pressione arteriosa uguale o superiore a 130/85 mmHg
- Ipertrigliceridemia = livelli di trigliceridi a digiuno uguali o superiori a 150 mg/dL
- Dislipidemia = livelli di colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dL per gli uomini e a 50 mg/dL per le donne.
Quando sono presenti questi campanelli d’allarme, sono indicate visite periodiche dal proprio medico per il monitoraggio di:
- peso corporeo
- circonferenza addominale
- pressione sanguigna
- glicemia
- colesterolo totale
- colesterolo HDL
- trigliceridi
al fine di rilevare precocemente segni evolutivi della malattia, verificare l’efficacia delle azioni preventive adottate per contrastarne la progressione.
Come si cura?
Una volta comparsa sindrome metabolica, la strategia medica prevede il controllo della progressione della malattia con dieta bilanciata, sani stili di vita (no fumo, alcol e bevande gassate), attività fisica di tipo aerobico per almeno 30 minuti al giorno per 5 giorni alla settimana (camminata a passo svelto, bici, nuoto, acquagym).
Si può prevenire?
Dieta e attività fisica sono protagoniste nella prevenzione dell’insorgenza della sindrome metabolica e delle patologie croniche ad essa associate. Adottare e mantenere uno stile di vita sano e attivo contribuisce a mantenere un efficace bilancio energetico in termini di entrate ed uscite, raggiungere e mantenere il cosiddetto ‘peso forma’ ed evitare così la sindrome metabolica.