Cos’è la trocanterite?
La trocanterite, nota anche come borsite trocanterica o entesite, è un’infiammazione della borsa sierosa del grande trocantere, ovvero una struttura morbida che funziona da cuscinetto durante i movimenti dell’osso del femore a livello dell’anca. L’infiammazione della borsa può essere causata da traumi, gesti ripetitivi, infiammazione dei tendini o dei muscoli che si inseriscono nel grande trocantere e permettono i movimenti dell’anca.
Prevalente nelle donne a causa della tensione alle strutture tendinee per la larghezza del bacino, la trocanterite è comune nelle persone over 50 e anche negli sportivi. Il sintomo caratteristico è il dolore al fianco, localizzato nella parte alta della coscia.
La trocanterite è una condizione comune, facilmente curabile, ma è importante non sottovalutare la presenza del dolore così da ridurre il rischio di peggioramento dei sintomi.
Quali sono i sintomi della trocanterite?
I principali sintomi della trocanterite sono il dolore localizzato a livello della sporgenza del grande trocantere sull’anca, che si estende posteriormente a glutei, alla parte esterna superiore della coscia e al ginocchio. In genere, il dolore aumenta in alcune posizioni, ad esempio accavallando le gambe da seduti, dormendo sul fianco del lato sofferente, quando si cammina a lungo, si sale e scende le scale, o si sta in piedi a lungo. Il dolore può essere anche notturno. Possono comparire, inoltre:
- gonfiore all’anca
- sensazione di rigidità e indolenzimento
- talvolta febbre
- arrossamento e calore a livello dell’anca.
Se i sintomi persistono per più di due settimane senza miglioramento, è opportuno rivolgersi allo specialista in ortopedia.
Quali sono le cause della trocanterite?
Le cause della trocanterite sono diverse. Nelle persone di sesso femminile, la trocanterite può essere causata dalla larghezza del bacino, mentre negli sportivi è in genere causata da errori o dalla ripetitività del gesto tecnico. Ad esempio, sport di lunga distanza, eccessivo stress da allenamento, squilibri muscolari, microtraumi o infortuni da sovraccarico sono tra le cause di trocanterite nello sportivo.
La trocanterite però può insorgere anche nelle persone sedentarie, in genere over 50, e più raramente in presenza di alcune condizioni tra cui sovrappeso, artrosi dell’anca, malattie della colonna vertebrale, piede piatto.
Come si diagnostica la trocanterite?
Per diagnosticare la trocanterite è necessario rivolgersi all’ortopedico per valutare i sintomi. Sulla base della valutazione, lo specialista può prescrivere l’ecografia del grande trocantere per identificare la presenza di liquido nella borsa del grande trocantere, o microcalcificazioni, risonanza magnetica e radiografia all’anca.
Come si tratta la trocanterite?
La cura e soluzione della trocanterite dipende dalla tempestività della terapia. La terapia conservativa della trocanterite consiste nel riposo, uso di ortesi plantare, in caso di dismetria degli arti inferiori (arti di lunghezza diversa), applicazione di ghiaccio, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o paracetamolo, fisioterapia, esercizi di stretching e rafforzamento muscolare specifico per i muscoli dell’anca per ridurre le sollecitazioni a carico della borsa del grande trocantere, infiltrazioni di corticosteroidi, se necessario, e il trattamento con la cosiddetta medicina rigenerativa, cioè cellule del nostro corpo (come le mesenchimali da tessuto adiposo) che prelevate e opportunamente trattate hanno un alto potere riparativo.
Nei casi in cui le terapie conservative non siano efficaci, è possibile trattare chirurgicamente la trocanterite con la rimozione artroscopica della borsa trocanterica (borsectomia), effettuata in anestesia locale.
Come si previene la trocanterite?
La prevenzione della trocanterite si effettua preservando la forza e la flessibilità dei muscoli dell’anca, adottando ortesi plantari, se necessarie, evitando il sovrappeso, e con allenamenti specifici per il rinforzo muscolare degli arti inferiori.