Cosa sono i tumori vulvari?
I tumori vulvari sono tumori ginecologici rari (meno del 4% di tutti i tumori ginecologici) che si sviluppano a livello della vulva, composta da grandi labbra, piccole labbra, clitoride e vestibolo, che porta alla vagina. Si tratta di tumori frequenti in post menopausa, che hanno un picco di incidenza verso i 70 anni, ma sembrano essere in aumento anche nelle donne di età inferiore a 60 anni.
Il tumore della vulva impiega diversi anni per svilupparsi, e in genere è preceduto da lesioni chiamate lesioni pre invasive che possono essere causate da infezione da HPV (Papillomavirus Umano) o da dermatosi croniche vulvari (lichen sclerosus, lichen planus).
I tumori della vulva si suddividono, sulla base della causa, in:
- neoplasia intraepiteliale squamosa di alto grado (VHSIL), la cui causa è l’infezione da HPV
- tumore della vulva intraepiteliale differenziato (dVIN), più raro, nei casi di dermatosi croniche della vulva. Quest’ultimo tumore vulvare è spesso associato al lichen sclerosus.
Quali sono le cause del tumore della vulva?
Tra le principali cause del tumore della vulva si trovano l’infezione da papilloma virus HPV, più frequente nelle donne giovani, e le dermatosi croniche della vulva. Queste ultime, caratterizzate da Lichen sclerosus e Lichen planus, contribuiscono a creare un ambiente vulvare favorevole allo sviluppo di tumori della vulva.
Inoltre, aumentano il rischio di sviluppare un tumore della vulva, la presenza di immunosoppressione da HIV o da farmaci, la presenza di altri tumori causati da HPV come il tumore del collo dell’utero, della vagina o dell’ano.
Quali sono i sintomi del tumore della vulva?
I sintomi del tumore della vulva possono essere generici e comuni a molte altre condizioni ginecologiche, come per esempio prurito e bruciore vulvare resistente alle terapie, noduli o ulcere a livello vulvare o perineale.
Quali esami servono per la diagnosi di tumore della vulva?
La visita ginecologica è il primo step per la diagnosi di tumore della vulva. La diagnosi di dermatosi croniche della vulva può essere effettuata anche dal dermatologo, a cui però segue la visita ginecologica per valutare la presenza di lesioni tumorali della vulva. La caratterizzazione molecolare dei tumori vulvari, andando a stratificare il rischio di ogni singolo tumore e di conseguenza la necessità di un trattamento più radicale. Questo importante avanzamento permetterà di proporre trattamenti mirati, riducendo la necessità di interventi chirurgici altamente demolitivi, e associando una chemioterapia mirata altamente efficace.
Come prevenire i tumori vulvari?
La prevenzione del tumore vulvare prevede l’adozione di stili di vita sani, come evitare il fumo di sigaretta, una dieta sana ed equilibrata, corrette abitudini sessuali e uno stile di vita attivo, oltre alla vaccinazione anti-HPV offerta gratuitamente alle femmine e ai maschi da i 12 ai 26 anni di età, e ai controlli ginecologici periodici che dovrebbero continuare anche in post menopausa. Infatti, l’identificazione di lesioni precancerose e delle dermatosi vulvari, e il loro trattamento precoce sono interventi fondamentali di prevenzione secondaria.
Quali sono i trattamenti dei tumori vulvari?
Il trattamento dei tumori vulvari è, come per gli altri tumori ginecologici, multimodale e multidisciplinare. L’approccio chirurgico è fondamentale per l’asportazione del tumore, con la ricerca del linfonodo sentinella; negli stadi precoci di malattia, l’intervento è limitato alla lesione tumorale, mentre in fase avanzata può richiedere l’asportazione della vulva (vulvectomia radicale). Radioterapia e chemioterapia, secondo lo stadio del tumore, possono essere combinate alla chirurgia per ridurre il rischio di recidiva.