Cos’è il tumore della vagina?
Il tumore della vagina, più raro di quello della vulva, è un tumore che si sviluppa a livello della vagina, una sorta di canale, detta anche “canale del parto”, che congiunge la vulva e la cervice uterina. Tumore della vulva e tumore della vagina rappresentano insieme il 5% di tutti i tumori ginecologici. In realtà, molti tumori vaginali sono metastasi di altri tumori, come per esempio il tumore della cervice uterina, il tumore dell’endometrio, il tumore della vescica, il tumore del retto.
Esistono diversi tipi di tumore vaginale:
- adenocarcinoma vaginale a cellule chiare, più frequente nelle donne esposte in utero al dietilstilbestrolo, un farmaco usato negli anni ‘70 del secolo scorso, per prevenire i parti prematuri
- melanomi della vagina, piuttosto rari (meno del 3% dei tumori vaginali)
- sarcomi, sono circa il 3% dei tumori vaginali
- tumori metastatici
In tutti i casi, si tratta di tumori rari, la cui aggressività e complessità del trattamento richiedono che le donne con questa diagnosi vengano seguite in centri ad alta specializzazione.
Nella maggior parte dei casi la diagnosi avviene verso i 70 anni di età, molto più raro nelle donne di età inferiore ai 40 anni, sebbene il tumore della vagina possa presentarsi ad ogni età.
Quali i fattori di rischio del tumore della vagina?
Tra i fattori che possono aumentare il rischio di tumore della vagina, l’età (70 e più), ma anche il fumo di sigaretta, che contribuisce a raddoppiare il rischio rispetto alle donne non fumatrici, infezioni da virus quali HPV (Human papillomavirus), virus sessualmente trasmissibile, responsabile di diverse lesioni precancerose e cancerose, tra cui il tumore della vagina, e il virus HIV, a causa dello stato di immunodeficienza indotta, l’esposizione al dietilstilbestrolo (DES), un farmaco usato negli anni ‘70 del secolo scorso, per prevenire i parti prematuri. Diversi studi hanno evidenziato che le figlie di donne che hanno assunto DES durante la gravidanza hanno un rischio maggiore di sviluppare un tumore della vagina; sistema immunitario indebolito (immunodeficienze), da HIV, trapianti, alcuni farmaci; la presenza di altre patologie quali adenosi vaginale, tumore cervicale o lesioni precancerose, e l’irritazione vaginale.
Quali sono i sintomi del tumore della vagina?
Nelle fasi iniziali, il tumore della vagina è in genere asintomatico o presenta sintomi che possono essere riferiti a disturbi ginecologici non di tipo tumorale. Per questo motivo, in caso di anomalie e sintomi, è bene rivolgersi al ginecologo.
I sintomi più comuni di tumore della vagina includono sanguinamento vaginale anomalo o perdite vaginali anomale, in genere dopo i rapporti sessuali, dolore durante i rapporti sessuali, nei casi più avanzati anche difficoltà a urinare o evacuare, dolore pelvico.
Come si fa la diagnosi di tumore della vagina?
La diagnosi del tumore della vagina viene effettuata con la visita ginecologica e l’esame pelvico. In caso di sospetto, il medico può richiedere ulteriori indagini come la colposcopia, che permette di esaminare la vagina e il collo dell’utero con uno strumento che fornisce un’immagine ingrandita dei tessuti, e la biopsia in aree sospette, per prelevare un piccolo campione di tessuto dalla vagina da analizzare in laboratorio; la biopsia è l’unico esame che permette di diagnosticare (o escludere) la presenza del tumore vaginale.
Una volta diagnosticato, per valutare la diffusione del tumore ad altri organi è necessario effettuare ulteriori esami, quali ad esempio, risonanza magnetica, TC, PET e alcuni esami endoscopici.
Qual è il trattamento per il tumore della vagina?
Il trattamento del tumore della vagina prevede un approccio multidisciplinare, che coinvolge il ginecologo oncologo e il radioterapista, dipende da diversi fattori, tra cui lo stadio del tumore, il tipo di tumore e la salute generale della paziente. Il trattamento standard per il tumore della vagina è la radioterapia, che per molte pazienti può includere anche la brachiterapia (radioterapia interna), mentre la chirurgia per la rimozione del tumore è una scelta spesso riservata ai sarcomi e melanomi, e ai tumori di stadio più basso. La chemioterapia è indicata nei tumori più avanzati, anche in combinazione alla radioterapia (chemioradioterapia).
Come si previene il tumore della vagina?
La prevenzione del tumore della vagina inizia con uno stile di vita sano, evitando il fumo di sigaretta e comportamenti sessuali che aumentano il rischio di contrarre l’infezione da Papillomavirus (HPV), e aderendo alla vaccinazione anti-HPV disponibile gratuitamente dai 12 ai 26 anni per maschi e femmine. Infatti, alcuni comportamenti sessuali, come inizio precoce dei rapporti sessuali e alto numero di partner, può facilitare l’infezione da HPV, ma si può prevenire con la vaccinazione anti-HPV.
Infine, rivolgersi al medico in caso di sintomi e rispettare la frequenza delle visite ginecologiche di controllo annuali, favorisce la prevenzione secondaria o diagnosi precoce del tumore della vagina.