Tre progetti di ricerca Humanitas San Pio X, oltre 25 specialisti coinvolti, 7 eventi. Questi i numeri della campagna 5×1000 del 2018 a sostegno della ricerca per la prevenzione e cura di malattie materno infantili, malattie di ossa e articolazioni e obesità e disturbi dell’alimentazione. Grazie al Servizio Clienti, agli infermieri, ai tecnici e ai medici dell’ospedale impegnati nella campagna e a tutti i pazienti che hanno scelto di sostenerli. Le preferenze espresse attraverso le cartoline raccolte in ospedale serviranno per ripartire i fondi tra le tre aree di ricerca e sostenere i progetti in corso.
I progetti di Humanitas San Pio X
Malattie materno-infantili
Il parto è un momento delicato per mamma e neonato. Ginecologi, ostetriche e neonatologi insieme per fare ricerca e definire tempistiche e modalità di esecuzione del clampaggio e del milking (spremitura) del cordone ombelicale, a beneficio della salute del neonato.
Malattia di ossa e articolazioni
L’aumento dell’età media della popolazione ha portato ad una maggiore incidenza delle malattie legate all’invecchiamento, ed in particolare dell’artrosi di anca e ginocchio, che richiede spesso impianti di protesi. Il team di Chirurgia Protesica e Ricostruzione Biologica e Articolare sta studiando metodi innovativi per posizionare le protesi e consentire migliori risultati clinici, un veloce recupero più rapido e una maggiore durata dell’impianto.
Obesità e disturbi dell’alimentazione
L’obesità è uno dei principali problemi di salute pubblica mondiale ed è un fattore di rischio per malattie quali diabete, malattie cardiovascolari e tumori. Il team di Chirurgia Bariatrica è impegnato in uno studio per confrontare due tecniche chirurgiche: il bypass gastrico classico e quello funzionale. Obiettivo: selezionare il percorso diagnostico-terapeutico più opportuno per ogni paziente, riducendo il rischio di complicazioni post operatorie anche tardive.
Qui puoi scoprire di più sui progetti di ricerca.
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2.3 milioni visite
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+56.000 pazienti PS
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+3.000 dipendenti
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45.000 pazienti ricoverati
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800 medici