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Abbassamento della voce? Non sempre è solo un mal di gola

Può capitare che la voce si abbassi, talvolta fino alla completa afonia. I motivi per cui la voce si abbassa e si altera possono essere diversi, e in alcuni casi da non sottovalutare. «Non sempre in caso di abbassamento della voce è il caso di allarmarsi – sottolinea il professor Giuseppe Spriano, responsabile di otorinolaringoiatria di Humanitas San Pio X e Professore Ordinario di Humanitas University, ma in caso di sintomi persistenti e non associabili a un’infiammazione delle alte vie respiratorie come faringite, laringite, e tracheite, se il timbro della voce si altera o sono presenti anche altri sintomi, come difficoltà a deglutire o respirare è raccomandabile rivolgersi al medico per una visita specialistica Otorinolaringoiatrica. Infatti, tra le cause che possono far abbassare la voce non ci sono solo le forme infiammatorie od infettive delle vie respiratorie, ma anche il reflusso gastroesofageo, allergie, polipi, noduli e purtroppo anche tumori della laringe. Questi ultimi fanno parte dei cosiddetti Tumori della testa e collo, insieme a quelli del naso e seni paranasali, del viso, dell’orecchio, delle ghiandole salivari, ma soprattutto del cavo orale, della faringe e della laringe, della tiroide che rappresentano circa il 20% dei tumori nell’uomo».

Quali sono i fattori di rischio e con quali sintomi è importante rivolgersi al medico?

«Fumare aumenta di 10 volte nell’uomo il rischio di sviluppare questi tumori, e l’associazione con gli alcolici triplica il rischio rispetto alla popolazione che non fuma e non beve – spiega il professore -. Tuttavia, sono tumori che possono essere contratti anche attraverso il virus del papilloma umano (HPV, Human Papilloma Virus) quello anche responsabile del tumore del collo dell’utero nella donna, e possono quindi svilupparsi anche nelle donne e negli uomini giovani non fumatori e non bevitori. Una volta contratto, principalmente per trasmissione sessuale, il virus si localizza soprattutto nelle tonsille, provocando una infezione cronica, ma che ha la possibilità nel tempo di generare una trasformazione tumorale. Infatti negli ultimi decenni il tumore dell’orofaringe è aumentato del 300%. Pertanto, in presenza di sintomi che non migliorano e non regrediscono in un paio di settimane, quali:

  • abbassamento della voce
  • sensazione di avere un corpo estraneo in gola
  • difficoltà e/o dolore a deglutire
  • tosse persistente
è raccomandabile andare dallo specialista Otorinolaringoiatra per una visita che verrà effettuata con un rino-faringo-laringoscopio. Questo è un esame diagnostico non invasivo; lo strumento, un sottile endoscopio a fibre ottiche collegato ad una telecamera, viene inserito dalla cavità nasale e permette di esplorare e valutare la presenza nel naso, nella faringe o nella laringe di polipi o tumori in fase iniziale».

In caso di tumore, la diagnosi precoce aumenta la percentuale di guarigione

“Certamente. Avere una diagnosi precoce, consente di scoprire il tumore in fase iniziale col vantaggio di avere una maggiore possibilità di guarigione e permette anche di intervenire, se necessario, con trattamenti meno invasivi e con meno effetti collaterali. Infatti, circa il 90% dei tumori al primo stadio guariscono, ma la percentuale si riduce se il tumore è più avanzato. In questi casi, inoltre sono necessari trattamenti più invasivi che richiedono una combinazione di terapie quali radioterapia, chemioterapia e chirurgia.  L’obiettivo terapeutico – conclude il professor Spriano – non è solo eliminare il tumore e portare il paziente alla guarigione, ma preservare la funzione soprattutto in una zona del corpo molto importante dal punto di vista estetico e funzionale».

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