Anche se l’alta prevalenza dell’acne negli adolescenti ha contribuito alla percezione che l’acne sia un disturbo della giovinezza, l’acne rimane però un problema significativo per molti adulti. L’acne post-adolescenziale è infatti un disturbo comune dopo i 25 anni, più frequente nelle donne che negli uomini. Come per l‘acne giovanile, molteplici fattori contribuiscono allo sviluppo delle lesioni acneiche nelle donne adulte. Cosa fare? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Silvia Gurgone, dermatologa di Humanitas San Pio X.
Cause comuni di acne nelle donne adulte
«Variazioni ormonali (androgeni, ciclo mestruale), fumo di sigaretta, cosmetici possono contribuire alla formazione di comedoni nelle donne adulte e giocare un ruolo nello sviluppo dell’acne – spiega la dermatologa:
Androgeni: sebbene la maggior parte delle donne adulte con acne abbia livelli di androgeni normali, esiste una relazione tra aumentati livelli di androgeni e acne. Gli androgeni sono ormoni in grado di stimolare la crescita delle ghiandole sebacee della pelle e possono aumentare la produzione di sebo. La causa più comune di iperandrogenismo nelle donne è la sindrome dell’ovaio policistico, mentre cause meno comuni includono iperplasia surrenale ad insorgenza tardiva, disturbi ovarici e tumori virilizzanti delle ovaie o del surrene. Aumentati livelli di androgeni possono anche derivare dalla somministrazione di steroidi anabolizzanti o dall’integrazione di testosterone. Inoltre, i contraccettivi che contengono progestinici proandrogenici e mancano di estrogeni antiandrogenici possono contribuire allo sviluppo dell’acne in età adulta.
Ciclo mestruale: molte donne con acne notano una correlazione tra un’accentuazione delle papule e il ciclo mestruale. L’accumulo di sebo all’interno delle ghiandole sebacee a causa di una riduzione delle dimensioni dell’orifizio pilo-sebaceo durante il periodo premestruale è stato proposto come una delle potenziali possibili cause. Tuttavia, il meccanismo responsabile di questo fenomeno rimane ancora poco noto.
Fumo: diversi studi hanno collegato il fumo di sigaretta all’acne femminile adulta. Nonostante gli effetti della nicotina sulla produzione di sebo siano stati proposti come potenziali fattori di rischio, tuttavia, non è ancora stata definita con certezza la relazione causale tra fumo e acne.
Prodotti cosmetici: “acne cosmetica” e “acne da pomata” sono termini utilizzati per descrivere un’associazione tra l’uso di prodotti cosmetici per la pelle o i capelli e l’acne, un fenomeno che è stato attribuito all’occlusione dei follicoli piliferi indotta da alcuni agenti contenuti nei prodotti. Questo fenomeno può contribuire allo sviluppo insidioso e lento dei comedoni e, infine, delle lesioni acneiche infiammatorie. Inoltre, l’irritazione follicolare legata all’applicazione di cosmetici può portare alla rapida comparsa di un’eruzione caratterizzata da piccole papule infiammatorie che assomiglia molto all’acne vulgaris. Tuttavia, le risposte individuali a certi prodotti possono variare sulla base di diversi fattori e caratteristiche individuali.
Altri fattori: stress, dieta e genetica sono ritenuti fattori di rischio specifici per l’acne post-adolescenziale nelle donne. Alcuni studi hanno riscontrato un legame tra l’acne femminile adulta e una storia di acne adolescenziale, storia familiare di acne, nessuna gravidanza precedente, irsutismo, lavoro in ufficio, alto livello di stress psicologico riportato e basso consumo settimanale di frutta, verdura o pesce».
Cosa fare in caso di acne da adulta?
«Prima di iniziare qualsiasi trattamento contro l’acne che compare nelle donne adulte, è fondamentale una valutazione dermatologica per studiare il tipo di papule ed eruzioni acneiformi, sulla cui base stabilire il trattamento dermatologico più adatto per risolvere il problema – sottolinea la dottoressa Gurgone -, e una valutazione endocrinologica dei segni di iperandrogenismo. E’ frequente, infatti, che donne con irsutismo, alopecia androgenetica, ovaio policistico, e altre patologie presentino anche acne in età adulta. Sulla base dei risultati, il dermatologo consiglierà le strategie di igiene e detersione della cute più adatte, l’uso di specifici prodotti cosmetici, terapie topiche e sistemiche con laser e/o peeling per ridurre l’infiammazione delle papule e i segni delle cicatrici acneiche».
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