L’addominoplastica è un intervento di chirurgia plastica volto alla rimozione del grasso addominale, della pelle in eccesso e di eventuali smagliature, con conseguente rassodamento dell’intera parete addominale.
Si tratta di un intervento molto richiesto, ma che come ci spiega il dottor Simone Grappolini, Responsabile della Chirurgia plastica 3 di Humanitas San Pio X, trova indicazione anche nelle donne che dopo una gravidanza desiderano correggere la forma del proprio addome che può presentarsi dilatato, con smagliature, accumuli adiposi e lassità cutanea.
La ricostruzione della parete addominale
“Obiettivo dell’intervento è ricostruire la parete addominale dopo la gravidanza, una necessità comune a diverse donne. Infatti dopo una o più gravidanze è frequente avere un addome dilatato, magari con ernie ombelicali, anche in pazienti magre.
Spesso la paziente arriva alla nostra osservazione con muscoli addominali ipertrofici, frutto di una faticosa ginnastica, ma senza aver risolto il problema. Non si tratta infatti di un problema di muscolatura, ma piuttosto di una divaricazione dei muscoli addominali stessi conseguente alla dilatazione addominale avvenuta in gravidanza”, spiega il dottor Grappolini.
Come si esegue l’intervento?
“L’intervento si esegue in anestesia generale e grazie a un taglio sovrapubico si risale chirurgicamente, si identificano eventuali problemi della parete e si riavvicinano i muscoli addominali.
La cicatrice è mantenuta all’interno delle mutandine, magari allungando di qualche centimetro lateralmente la cicatrice da cesareo.
È importante che dopo questo intervento non si abbia una nuova gravidanza perché questa potrebbe vanificare la ricostruzione effettuata”, conclude lo specialista.
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