Gli adenomi ipofisari sono neoplasie benigne che si sviluppano a carico della porzione anteriore dell’ipofisi o adenoipofisi. Possono determinare alterazioni della funzione ormonale della ghiandola ed eventuale compressione delle strutture circostanti come il chiasma ottico.
Ne parliamo con la dott.ssa Caterina Premoli, endocrinologa di Humanitas San Pio X.
Ipofisi e adenoma ipofisario: cosa sono?
L’ipofisi è una ghiandola endocrina responsabile della produzione di ormoni e regola l’attività di ghiandole endocrine dell’organismo, avendo un ruolo fondamentale nella crescita, riproduzione, risposta allo stress, regolazione del bilancio idroelettrolitico.
L’adenoma ipofisario è una neoplasia benigna che può causare alterazioni in termini di funzioni ormonali della ghiandola ipofisaria, variabili a seconda del tipo di adenoma. Infatti, si distinguono adenomi ipofisari funzionanti, che causano un’eccessiva produzione ormonale, e non funzionanti, che non producono ormoni in eccesso. I più comuni adenomi ipofisari funzionanti sono i prolattinomi, che producendo prolattina in eccesso, determinano galattorrea e ipogonadismo. I somatotropinomi si associano ad ipersecrezione di ormone della crescita e di IGF-1 determinando alterazioni della crescita nei bambini (gigantismo) e modifiche della dei tratti somatici del volto e delle estremità negli adulti (acromegalia). Più rari sono i corticotropinomi, gonadotropinomi e tireotropinomi.
Come si manifestano gli adenomi ipofisari?
I sintomi degli adenomi ipofisari possono essere diversi e variare da persona a persona. In genere, i sintomi degli adenomi ipofisari dipendono dall’eventuale ipersecrezione ormonale e/o effetto massa, con sensazione di stanchezza, cefalea persistente e difficile da gestire, disturbi del campo visivo, irregolarità del ciclo mestruale nelle femmine, disfunzione erettile nei maschi, perdita della libido, cambiamenti dei tratti somatici del viso e delle estremità.
La presenza di questi sintomi aspecifici può rendere difficoltoso arrivare alla diagnosi precoce.
Come si trattano gli adenomi ipofisari?
Il trattamento degli adenomi ipofisari dipende dalle caratteristiche dell’adenoma (dimensione e ipersecrezione ormonale) e spesso richiede più terapie combinate. L’asportazione chirurgica per via endoscopica, attraverso la cavità nasale, è in genere la prima terapia proposta in caso di macroadenomi e di microadenomi ipofisari, mentre la terapia con farmaci dopamino-agonisti è la prima scelta nei prolattinomi. Farmaci analoghi della somatostatina possono essere utilizzati nel trattamento negli adenomi ipofisari funzionanti che secernono GH e TSH. Radioterapia o radiochirurgia sono in genere terapie utilizzate quando le altre terapie non hanno avuto benefici sul controllo della malattia.
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