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Angiomi rubino: cause, sintomi e trattamento

Alcune formazioni cutanee come gli angiomi rubino, in genere innocue, possono causare preoccupazione a causa del loro aspetto. In caso di dubbio, è fondamentale consultare un dermatologo, per un’accurata diagnosi ed eventuali trattamenti. 

Ne parliamo con la dottoressa Marta Brumana, responsabile di Dermatologia di Humanitas San Pio X.

Angiomi rubino: cosa sono, cause e fattori di rischio

Gli angiomi rubino (o angiomi cherry) sono formazioni cutanee benigne che si presentano comunemente sulla pelle, con un aspetto caratteristico che ricorda, nella forma e nel colore, le ciliegie, da cui deriva il nome. Si tratta di formazioni tondeggianti e di colore rosso vivo, di varie dimensioni, da molto piccoli a più grandi e carnosi, che tendono a comparire più frequentemente dopo i quarant’anni, sebbene possano svilupparsi anche in età più giovane, talvolta anche durante l’infanzia, specialmente in presenza di familiarità, e a causa dei danni derivanti dall’esposizione non protetta al sole, sottolineando l’importanza di una corretta protezione solare.

Al loro interno, gli angiomi rubino sono ricchi di piccoli vasi sanguigni che, soprattutto se localizzati in alcune aree del corpo dove possono essere sfregati o lesi, possono tendere a sanguinare. Il sanguinamento però è in genere limitato e può essere controllato con un semplice tamponamento. 

Quando rivolgersi al dermatologo?

Sebbene gli angiomi rubino siano generalmente benigni, è sempre consigliato rivolgersi a un dermatologo per un’accurata visita obiettiva. La visita dermatologica si svolge, in genere, con l’aiuto di strumenti come il dermatoscopio, un piccolo microscopio che, ingrandendo i dettagli della pelle, permette di esaminarla con maggiore dettaglio, escludendo la presenza di eventuali patologie più gravi, come i tumori cutanei. Una volta diagnosticati, è possibile rimuovere gli angiomi rubino utilizzando il laser, che permette di chiudere i vasi sanguigni dilatati, migliorando l’aspetto estetico della pelle. Il trattamento, che può essere effettuato anche su bambini e adolescenti e in zone delicate come il collo o il seno, è efficace, mininvasivo, rapido, indolore e consente di eliminare anche centinaia di angiomi in una sola seduta. Dopo il trattamento, gli angiomi diventano prima viola scuri, si seccano, e nei giorni successivi si staccano e scompaiono completamente. Le uniche controindicazioni al trattamento laser sono rappresentate dalla pelle abbronzata e dalla gravidanza, mentre non ci sono problemi durante l’allattamento.

Altri tipi di angiomi: come si curano?

Oltre agli angiomi rubino, esistono altre tipologie di angiomi, come gli angiomi spider (o stellati), caratterizzati da un piccolo punto centrale da cui si diramano sottili ramificazioni, simili a una ragnatela. Gli angiomi spider sono spesso causati da alterazioni nella circolazione sanguigna e sono comuni sul viso, nella zona del décolleté e anche nei bambini durante i periodi di crescita rapida. In gravidanza, a causa delle alterazioni ormonali, è possibile che le donne sviluppino questo tipo di angiomi, che di solito non necessitano di trattamento perché scompaiono spontaneamente dopo il parto.

In tutti gli altri casi, invece, gli angiomi spider possono essere eliminati con lo stesso trattamento laser che si utilizza per gli angiomi cherry.

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