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Ansia e paura di ammalarsi: utili se ci spingono a proteggerci

In questo particolare momento, la paura di ammalarsi si riferisce all’infezione da Covid-19, ma per molti non è l’unica malattia di cui aver paura: tumori, infarto, ictus, o anche solo il timore di prendere l’influenza può scatenare attacchi di ansia e paura. La pandemia infatti non ha certo cancellato le altre patologie, ma ha potenziato e fatto aumentare nelle persone la paura di ammalarsi. Come riconoscere l’ansia di ammalarsi? Ne parliamo con il professor Giampaolo Perna, responsabile del Centro per i Disturbi d’Ansia e di Panico di Humanitas San Pio X.

Da dove nasce e come riconoscerla

«Come ha evidenziato uno studio condotto dal nostro centro durante la prima fase della pandemia, il 90% delle persone ha paura di infettarsi, il 77% di infettare i propri cari, e il 65% di morire da Covid-19 – sottolinea il professor Giampaolo Perna -. La paura che oggi ci invade è sempre esistita come modalità di difesa dai pericoli, ma in alcuni di noi è diventata patologica: significa che anziché essere una emozione utile per spingerci ad effettuare visite di screening e attuare stili di vita preventivi, come nel caso della dieta o dell’attività fisica contro tumori, infarto, ictus, e applicare correttamente le misure di prevenzione del contagio da virus, in realtà diventa un’emozione capace di limitarci nella vita e nella quotidianità. Conoscere l’ansia e la paura nei suoi aspetti normali e patologici è particolarmente prezioso, specie durante una pandemia, poiché in una simile emergenza questa emozione prende il comando della nostra mente e del nostro corpo». 

Ansia: da dove nasce

“Un colpo di tosse può essere una polmonite, un mal di pancia un tumore”: sono i pensieri di chi ha paura delle malattie. «L’ansia di ammalarsi può nascere da attacchi di ansia e panico che scatenano crisi di sintomi fisici così forti (respiratori, muscolari, cardiaci) da indurre nella persona la paura di avere qualcosa di grave, ma anche dalla tendenza a rimuginare troppo sugli eventi o dall’ossessione per la salute. Gestire l’ansia – sottolinea l’esperto – vuol dire innanzitutto affidarsi a informazioni corrette, non solo sul pericolo in corso, sia che si tratti dell’infezione da Covid-19, sia che si tratti di un tumore o qualsiasi altra malattia, ma anche sulle sensazioni che ci colpiscono».

Imparare a riconoscere l’ansia di ammalarsi

Se immotivata ed eccessiva, l’ansia può sfociare in vere e proprie fobie e stati ansiosi patologici. « Infatti, quando la paura di ammalarsi supera certi limiti e diventa una vera e propria ipocondria, è una patologia che rovina la vita di chi ne soffre e di chi gli sta vicino – dice il professor Perna -. Saper distinguere l’esordio, saper riconoscere se si tratta di un momento di paura, ansia ragionevole oppure non coerente con il reale pericolo è importante per far fronte al problema e chiedere aiuto a uno specialista, specie se il risultato è una limitazione della propria vita. Temere di ammalarsi è un’emozione utile se serve a mettere in atto azioni protettive o preventive che siano commisurate al rischio. Per poter rispondere in maniera appropriata ai potenziali rischi di ammalarsi, è fondamentale avere dei punti di riferimento chiari rappresentati dalle informazioni che si possono ottenere. Se la nostra ansia di ammalarci è normale, più chiare sono le informazioni, più pertinente sarà la nostra reazione emotiva. Quando le informazioni non sono chiare, l’ansia aumenta tendendo e prevedere il peggio come sta accadendo in questa fase pandemica – conclude il professor Giampaolo Perna.

In sintesi:

Ansia di ammalarsi: è l’emozione anticipatoria di un potenziale o presunto pericolo futuro di ammalarsi, che può comparire gradualmente e durare a lungo. Si manifesta con sintomi fisici quali tensione muscolare, apprensione, necessità di controllo e dipende dall’effettivo rischio presente e dai comportamenti di protezione che si mettono in atto. 

Disturbo da ansia di malattia (Ipocondria): è una preoccupazione eccessiva e non giustificata dai fatti nei confronti della propria salute fisica che diventa l’elemento centrale della vita di una persona con la convinzione poco realistica che qualsiasi sintomo fisico sia il segnale di una grave malattia medica. Controlli su se stessi e ricerche ripetute di informazioni sul web sulle malattia e le loro manifestazioni e l’evitamento delle situazioni che possano scatenare questa ansia accompagnano la quotidianità di queste persone.

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