Molti pensano che il sintomo caratteristico dell’appendicite sia il dolore addominale in basso a destra, quasi a livello dell’inguine. Sono invece diversi i sintomi con cui si manifesta l’infezione dell’appendice: riconoscerli aiuta ad evitare le complicanze. Ne parliamo con il professor Jacques Megevand, responsabile di chirurgia generale di Humanitas San Pio X.
«L’appendicite è l’infiammazione di una piccola estroflessione che si trova nel punto in cui l’intestino crasso si unisce all’intestino tenue – spiega l’esperto -, più frequente in adolescenza e nei giovani adulti. Se non trattata ai primi sintomi, l’appendicite può complicarsi e infettarsi creando un ascesso localizzato in quella parte dell’intestino, oppure perforarsi creando la peritonite che se non trattata chirurgicamente in tempi rapidi, può creare un’infezione chiamata sepsi che da localizzata al peritoneo può estendersi a tutto l’organismo con conseguenze gravi per il paziente».
Come si manifestano i sintomi dell’appendicite?
«All’inizio può comparire il dolore addominale tipico dell’appendicite – prosegue il professore -, a destra in basso, che può irradiarsi anche nella zona dell’ombelico. In alcuni casi, può non essere subito presente il dolore addominale, specie negli anziani e nelle donne in gravidanza, mentre nei bambini, in genere, si manifesta subito il dolore addominale diffuso, che negli adulti compare in una seconda fase. Inoltre, possono essere presenti nausea o vomito, e la febbre oltre 37.7 °C. Attenzione anche a un dolore addominale localizzato che aumenta con un colpo di tosse, per alcuni anche quando camminano».
Quando rivolgersi al medico?
«Ai primi sintomi sospetti, è fondamentale rivolgersi al medico per la valutazione dell’addome che si effettua con una manovra manuale di pressione chiamata segno di Mc Burney. Se questo segno è evidente, ovvero il paziente sente un aumento del dolore quando il medico rilascia la pressione, viene data indicazione all’intervento; in caso di dubbi possono essere effettuati esami del sangue, ecografia e TC. L’appendicectomia, ovvero l’intervento chirurgico di asportazione dell’appendice infiammata deve essere precoce – sottolinea il professor Megevand – per evitare le complicanze dell’ascesso e della peritonite.
L’intervento viene effettuato in laparoscopia, con tre piccole incisioni di pochi millimetri ciascuna, e se l’appendicite non è particolarmente complicata, dopo 1 giorno il paziente può tornare a casa e dopo una settimana il recupero è completo».
Lo specialista riceve anche presso il centro Humanitas Medical Care di via Murat 13, a 450 metri dall’Ospedale. La struttura dispone di un ampio parcheggio nelle vicinanze a disposizione del paziente.
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