L’artroscopia del ginocchio è una procedura chirurgica mini invasiva utilizzata per diagnosticare e trattare diverse patologie articolari. Numerosi sono i vantaggi, tra cui i tempi di recupero post intervento più rapidi rispetto ad altre tecniche.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Federico D’Amario, responsabile di Ortopedia Protesica e Ricostruttiva di Anca e Ginocchio di Humanitas San Pio X.
In quali casi si usa l’artroscopia del ginocchio?
L’artroscopia del ginocchio è una tecnica chirurgica che consente di visualizzare direttamente l’interno dell’articolazione attraverso piccole incisioni (di solito da 0,5 a 1 cm) praticate sul ginocchio, utilizzando una telecamera (artroscopio) e speciali strumenti chirurgici. Questa procedura permette di diagnosticare e trattare:
- lesioni del menisco
- lesioni dei legamenti come, ad esempio, la rottura del legamento crociato anteriore (LCA)
- danni alla cartilagine.
In genere, l’artroscopia è indicata quando i trattamenti conservativi non hanno avuto successo o quando è necessaria una diagnosi più precisa. Durante l’artroscopia, l’artroscopio trasmette immagini in tempo reale su un monitor, consentendo una visualizzazione dettagliata dell’interno del ginocchio. A seconda della patologia, l’intervento può includere la rimozione di tessuti danneggiati, la riparazione di legamenti o la pulizia dell’articolazione. La durata dell’intervento in artroscopia varia generalmente da 45-90 minuti, e viene eseguito in anestesia generale o regionale, a seconda della valutazione dell’anestesista e del chirurgo.
Post operatorio: cosa fare?
Dopo l’intervento, il paziente viene monitorato in una sala di risveglio. La maggior parte dei pazienti può tornare a casa lo stesso giorno dell’intervento, ma in alcuni casi può essere necessario un ricovero di 24 ore.
Per qualche giorno è possibile avvertire un lieve dolore o fastidio, che può essere gestito con i farmaci analgesici prescritti dal medico. Inoltre, il ginocchio potrebbe risultare gonfio e, pertanto, potrebbe essere necessario applicare del ghiaccio e posizionare l’arto in elevazione per ridurre il gonfiore.
Nei giorni successivi l’intervento, è fondamentale seguire le istruzioni del chirurgo in merito all’assunzione di farmaci, all’applicazione di ghiaccio e all’attività fisica che deve essere limitata, evitando sforzi e movimenti bruschi. L’uso delle stampelle può essere necessario per alcuni tipi di interventi artroscopici, ma il chirurgo può anche dare l’indicazione caricare il peso sul ginocchio subito dopo l’intervento. In tutti i casi è raccomandato seguire le indicazioni fornite dal chirurgo che ha eseguito l’intervento.
Quali sono i tempi di recupero dopo l’artroscopia del ginocchio?
Il recupero dopo un intervento artroscopico del ginocchio è relativamente rapido, ma può variare in base al tipo di intervento e alle caratteristiche individuali del paziente. Ad esempio, una meniscectomia artroscopica ha tempi di recupero più brevi rispetto alla ricostruzione artroscopica del legamento crociato anteriore che può richiedere anche fino a 3 mesi.
Per ripristinare la mobilità e la forza del ginocchio è consigliata la fisioterapia che può iniziare già pochi giorni dopo l’intervento e proseguire per alcune settimane: anche i tempi della fisioterapia dipendono da diversi fattori, tra cui anche il tipo di lavoro svolto dal paziente, la gravità della condizione trattata, le necessità di recupero funzionale.
Infine, il recupero completo varia da persona a persona: la maggior parte dei pazienti può tornare alle attività lavorative quotidiane entro 2-3 settimane. Tuttavia, attività più intense e sport potrebbero richiedere un periodo di recupero più lungo (8-12 settimane), insieme ad esercizi di riabilitazione specifici.
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