I neonati e i bambini piccoli sono particolarmente a rischio quando le temperature sono molto alte. Alte temperature ed elevati tassi di umidità possono portare a uno stress da calore, che se non adeguatamente affrontato può sfociare in un colpo di calore.
Caldo e umidità possono interferire con la capacità dell’organismo di autoregolare la propria temperatura. Il corpo può andare così incontro al cosiddetto stress da calore, che si manifesta con malessere, spossatezza, disorientamento e battito cardiaco accelerato. Riposare all’ombra o in un luogo fresco e idratarsi adeguatamente permettono al nostro organismi di ristabilirsi nel giro di qualche ora. Se però questi segnali vengono sottovalutati e l’esposizione alle alte temperature si prolunga, lo stress da calore può portare a un vero e proprio colpo di calore: la temperatura corporea può anche raggiungere i 40°C e può essere necessario il ricovero in ospedale.
Ma come accorgersi se il caldo sta diventando un pericolo per neonati e bambini? E come intervenire? I consigli della dottoressa Paola Marangione, Responsabile di Neonatologia e Patologia Neonatale in Humanitas San Pio X.
Pianto inconsolabile e poca reattività
Un pianto inconsolabile e una minor reattività agli stimoli sono due dei segnali con cui i bambini piccoli possono comunicare il loro disagio di fronte a un caldo intenso.
In questo caso, è bene ridurre l’esposizione del bambino al calore: se possibile, è consigliabile fare un bagnetto al piccolo per raffreddare la cute, favorendo così l’eliminazione del calore. Se invece non è possibile fare un vero e proprio bagnetto, è comunque importante bagnare il bambino e portarlo in una zona all’ombra. È bene poi offrire al bambino liquidi per assicurargli una corretta idratazione, come latte (materno o artificiale), acqua o tisane.
Con il caldo è consigliabile controllare quante volte i bambini fanno pipì, un indicatore utile per valutare lo stato di idratazione. Se fanno pipì meno frequentemente e le urine sono più scure e concentrate è necessario aumentare l’apporto di liquidi. Il pannolino rappresenta un segnale indiretto dello stato di salute del piccolo.
Le regole per la prevenzione
È bene poi ricordare le accortezze che occorre avere in termini di prevenzione: “I più piccoli non vanno mai portati fuori nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 17. Nelle ore più fresche devono essere vestiti in maniera adeguata, spesso il meno possibile. Se sudano molto, è bene cambiarli per evitare che il contenuto salino del sudore irriti la pelle e favorisca la comparsa di dermatite. Occorre poi ricordarsi di rinfrescare i bambini e offrire loro da bere regolarmente. Non si possono prevenire gli effetti del caldo se si esce a mezzogiorno, pur usando cappellini, creme solari e ombrellini. Se si esce in macchina, è importante ricordarsi di rinfrescare e deumidificare l’abitacolo prima di partire”.
Questo articolo è stato scritto in collaborazione con la dott.ssa Marangione, scomparsa prematuramente nel settembre 2019. La dottoressa Marangione ha diretto l’Unità Operativa di Neonatologia e Patologia Neonatale. La sua esperienza e competenza hanno contribuito alla crescita del Punto Nascita di Humanitas San Pio X e alla divulgazione di informazioni scientifiche chiare e corrette.
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