I bambini ci guardano in questa situazione di emergenza sanitaria da coronavirus. e avvertono che qualcosa è cambiato anche per loro. Ma i bambini rispondono allo stress in modo diverso dagli adulti: alcuni tendono a isolarsi o a voler stare sempre vicini alla mamma o al papà, altri sono agitati, ansiosi o arrabbiati, e possono anche fare la pipì a letto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha realizzato un elenco di consigli per i genitori che si trovano in difficoltà nel trovare il modo di aiutare i propri bambini a gestire le emozioni in un momento di pandemia:
- Ascoltate, parlate gentilmente e prendetevi cura di loro: rispondete alle reazioni dei vostri bambini in modo da farli sentire compresi e sostenuti, ascoltando le loro preoccupazioni e dando loro più amore e attenzioni del solito. Date loro tempo e amore, attenzione e ascolto, perchè nei momenti difficili i bambini hanno bisogno di più attenzione dagli adulti.
- Cercate di mantenere i bambini vicino a voi genitori e alla famiglia, evitando anche di separarli da chi si prende cura di loro ogni giorno, quando possibile. In caso sia necessaria la separazione, per un ricovero in ospedale per esempio, mantenere il contatto con il telefono, le video chiamate, e rassicurateli.
- Non nascondere cosa sta succedendo, anche in caso di ricovero un familiare, ma spiegate sempre e con parole semplici la realtà e la situazione in corso.
- Informateli adeguatamente e in modo preciso sulle norme di igieniche e di comportamente per ridurre il rischio di essere contagiati dalla malattia da coronavirus, usando parole diverse a seconda dell’età. Informazione e rassicurazione per spiegare anche cosa potrebbe accadere se loro stessi o un membro della famiglia dovesse sentirsi male e andare in ospedale: rassicurarli che andare in ospedale per un po’ significa poter essere aiutati dai medici a sentirsi meglio.
- Se possibile, date al bambino la possibilità di giocare e di rilassarsi in sicurezza. Rispettate il più possibile la routine e gli orari regolari, oppure aiutate a crearne di nuovi in un nuovo ambiente, compreso il tempo della scuola e dello studio.
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