Il caffè è una delle bevande più amate dagli italiani. Secondo nuovi studi, il caffè svolge un ruolo protettivo per il cuore, ma alcune persone dovrebbero evitarlo. Fondamentale è non superare la quantità giornaliera di caffè.
Ne parliamo con la dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista di Humanitas San Pio X.
Quali sono i benefici del caffè?
I benefici del caffè sono dovuti alla presenza di molti composti bioattivi, quali i polifenoli dell’acido clorogenico e i lignani, che hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, e sostanze che agiscono sulla vasodilatazione. Con queste proprietà, il caffè:
- Mantiene bassa la pressione
Secondo i risultati di ricerche condotte con moderne metodologie di analisi, il consumo di caffè fa bene a più patologie. Uno degli studi più ampi, condotto su oltre 1500 maschi e femmine, iniziato nel 1972 in Romagna e pubblicato nel 2023 su Nutrients, evidenzia che, nelle persone in buona salute, il caffè espresso non fa alzare la pressione ma, al contrario, contribuisce a mantenerla bassa. - Fa bene al cuore
Analizzando persone abituate a bere più caffè al giorno, i ricercatori hanno riscontrato che giova al sistema cardiovascolare, al cuore e alla pressione. Come dimostrato da altri studi precedenti, limitando il consumo di caffeina alle quantità raccomandate, preferibilmente nelle forme espresso, moka e istantaneo (evitando il caffè non filtrato), nelle persone sane non aumenta il rischio di fibrillazione atriale, malattie coronariche, infarto o ictus cerebrale. Tuttavia, le persone che hanno una maggiore sensibilità alla caffeina, presentano una leggera e temporanea tachicardia o innalzamento della pressione.
- Aiuta il controllo del colesterolo
L’abitudine a consumare una moderata quantità di caffè può essere un aiuto per mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo totale e LDL, in associazione a uno stile di vita attivo e a una dieta sana ed equilibrata.
- Contrasta la stanchezza
La caffeina contenuta nel caffè è una sostanza psicoattiva e eccitante del sistema nervoso, che può aiutare a contrastare temporaneamente la stanchezza. Si tratta, però, di una sintomatologia che non può essere gestita solo con l’assunzione di caffè in quanto, un consumo eccessivo, può rendere più faticoso l’addormentamento notturno. L’antidoto alla stanchezza è, difatti, il riposo.
- Agisce come blando antidolorifico
Agendo a livello del sistema nervoso centrale, la caffeina può essere considerata come una sostanza di “supporto” contro il dolore, per la sua funzione blandamente analgesica.
Quanti caffè bere al giorno?
Lo studio conferma che la quantità massima giornaliera di caffeina dovrebbe non superare i 400 milligrammi, che equivale a circa 5 tazzine di caffè della moka al giorno, o 4 tazze di caffè americano. Il consiglio, però, è di non superare le 3 tazzine di caffè al giorno, 2 tazzine, invece, se si è in gravidanza.
Infatti, la caffeina dovrebbe essere utilizzata con moderazione sia a causa delle modificazioni cardiovascolari a cui va incontro la donna in gravidanza, tra cui un aumento della frequenza cardiaca per favorire un adeguato apporto di sangue alla placenta e al feto; sia perchè la caffeina è in grado di arrivare al feto, che ha una scarsa capacità di metabolizzarla. Secondo alcuni studi, un elevato consumo di caffeina in gravidanza è associato a un più alto rischio di aborto.
Anche chi soffre di gastrite o reflusso gastrico può avvertire bruciore di stomaco o rigurgito, dato che la caffeina contribuisce a aumentare le secrezioni acide.
Infine, come è ormai noto, esiste in ogni persona una predisposizione genetica a metabolizzare più o meno rapidamente sostanze diverse, inclusa la caffeina; questo spiegherebbe perché alcune persone bevono il caffè prima di andare a letto senza alterare il proprio sonno notturno, mentre altre non riescono a dormire se assumono caffè dopo pranzo.
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