La cataratta e, in generale, tutte le opacità del cristallino, sono patologie che, se non trattate adeguatamente, possono ridurre progressivamente l’acutezza visiva fino a causare la cecità. L’intervento prevede la sostituzione del cristallino naturale opaco con uno artificiale. Oggi, l’utilizzo di cristallini personalizzati impiantati durante la chirurgia della cataratta, consente, in assenza di altre concomitanti patologie oculari, di tornare a vedere bene e non solo meglio.
Ne parliamo con il dottor Piero Rosetta, responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X.
Sebbene la cataratta sia una patologia frequente nelle persone anziane, può presentarsi anche negli adulti più giovani a causa di una eccessiva esposizione degli occhi ai raggi ultravioletti (UV) del sole o per fattori genetici predisponenti, o in concomitanza con patologie come il diabete, o ancora per assunzione prolungata di farmaci a base di cortisone.
Il calo visivo però non sempre è imputabile solo alla cataratta: infatti, anomalie di forma e trasparenza della cornea, torbidità del corpo vitreo, compromissione della retina e del nervo ottico sono alcuni degli aspetti che possono influenzare e rendere unica la diagnosi di ogni cataratta. Si tratta di caratteri distintivi dell’occhio di ogni persona: pertanto, sostituire il cristallino opacizzato con un cristallino standard potrebbe non permettere di ottenere i migliori risultati possibili in termini di visione e qualità di vita.
Cosa significa cristallino opacizzato?
Il cristallino è una lente naturale che è posta tra il corpo vitreo e l’iride, proprio dietro la pupilla. Con l’età, anche la lente naturale invecchia, inizia a diventare opaca e a perdere la sua naturale capacità di riflettere la luce. Diventando opaco inoltre, il cristallino cambia la sua consistenza, può cambiare il modo di deviare la luce inducendo difetti visivi, e la persona inizia a vedere sempre più sfocato. Per tornare a vedere bene è necessario sostituire il cristallino opacizzato con una lente intraoculare (cristallino) artificiale.
I cristallini personalizzati sono cristallini artificiali costruiti con caratteristiche superiori a quelle del cristallino naturale, e venendo realizzati in maniera personalizzata sono in grado di migliorare la visione permettendo anche di correggere eventuali difetti visivi come l’astigmatismo o la presbiopia. In questo modo, l’intervento di chirurgia della cataratta aiuta il paziente a ottenere una qualità visiva nettamente superiore rispetto alla chirurgia che utilizza cristallini standard.
Come avviene l’intervento con i cristallini personalizzati?
L’intervento di chirurgia della cataratta si svolge su una superficie grande quanto una lenticchia e di uno spessore 20 volte inferiore a quello di un capello; si effettua con piccolissimi strumenti chirurgici e con l’aiuto di microscopi e microsonde. Una volta frammentato il cristallino opaco e aspirato con una microsonda a ultrasuoni, viene impiantato, attraverso una minuscola incisione, il cristallino artificiale poi assicurato nella corretta sede anatomica senza punti di sutura. In genere, l’intervento dura tra 10 e 30 minuti, si esegue in anestesia locale/topica, ed è consigliabile effettuato contemporaneamente per entrambi gli occhi.
Sebbene l’intervento di cataratta e sostituzione del cristallino naturale possa durare pochi minuti, in realtà si tratta di una chirurgia che è paragonabile all’impianto di una protesi e richiede cura e attenzione per il recupero ottimale dopo l’intervento. Infatti, l’occhio è un organo delicato che richiede il rispetto dei suoi tempi biologici di guarigione. E se bruciore, sensazione di avere un corpo estraneo, lacrimazione e fotofobia sono normali sintomi subito dopo l’intervento, tuttavia, seguire la terapia secondo i tempi e le modalità prescritte, aiuta a ridurre i tempi di guarigione ed i rischi di complicanze e permette di ottenere solo i benefici visivi della chirurgia.
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