Se è vero, come sostengono i dati epidemiologici, che siamo tra i Paesi più longevi del mondo, le ultime stime di Ocse e Istat parlano di un “primato italiano“ di aspettativa di vita, con circa 81 anni per gli uomini e poco più di 85 per le donne, l’obiettivo per il futuro sarà garantirci un’esistenza il più possibile in buona salute e con un cervello sano, attivo e vivace.
Il cervello, infatti, è l’organo di cui si avvertono di più i segnali di invecchiamento, spesso a partire già da età considerate giovani: difficoltà di concentrazione, apprendimento, memoria, calcolo, comprensione di un testo, sono solo alcuni dei sintomi che in alcuni casi sono oggetto di battute tra gli amici anziché essere considerati campanelli d’allarme.
Approfondiamo con il dottor Francesco Cuniberti, psichiatra di Humanitas San Pio X.
Parallelamente al progressivo invecchiamento della popolazione, negli ultimi anni l’incidenza delle patologie neurodegenerative e della demenza senile, sta aumentando sempre di più nei Paesi occidentali: secondo le previsioni dell’Alzheimer Association, di questo passo nel 2050 nel mondo occidentale un anziano su tre sarà affetto da demenza.
La buona notizia è che se il nostro cervello è mantenuto attivo e in salute, invecchierà più lentamente.
Quali attività svolgere per non far invecchiare il cervello?
Spesso dimentichiamo che anche il cervello è un organo che, come cuore, polmoni, pelle, intestino, solo per citarne alcuni, ha bisogno di cura. La prima cura viene dallo stile di vita: il cervello ha bisogno di nutrienti sani (è ormai sfatato da anni il mito che “il cervello ha bisogno di zucchero”), carboidrati complessi, ovvero gli zuccheri non raffinati che derivano dai cereali integrali, omega-3 dal pesce, vitamine e sali minerali da verdure e frutta: la dieta mediterranea contribuisce a mantenere sano e vitale anche il cervello.
Inoltre, l’esercizio fisico meglio all’aria aperta, evitando la sedentarietà, contribuisce a stimolare la produzione, da parte del cervello, di neurotrasmettitori e ormoni del benessere anche per il cervello.
Poi, come per i muscoli, c’è bisogno di allenamento mentale per preservare il nostro cervello e tutelarlo con il passare del tempo, dedicandosi ad attività costruttive. Esistono alcuni tipi di allenamenti, infatti, che trattano il nostro cervello come un vero e proprio muscolo: si tratta di esercizi che aiutano a il nostro cervello a mantenersi in forma, come i cruciverba o la lettura, e nell’epoca digitale anche l’ascolto di podcast.
Infine, cambiare abitudini, imparare una lingua straniera, dedicarsi ad attività manuali, specie se ci si è sempre dedicati a lavori di tipo intellettuale, aiuta a costruire nuove connessioni neuronali che mantengono attivo il cervello e le sue funzioni. Ad esempio, lavarsi i denti usando la mano non dominante, la sinistra se si è destrimani e viceversa, è di grande aiuto per stimolare l’attività cerebrale, oppure cercare di riconoscere gli oggetti ad occhi chiusi, esercitare l’olfatto per riconoscere i profumi delle spezie, ma anche viaggiare, trovare soluzioni a situazioni impreviste, prendersi cura di un animale domestico, imparare a giocare a carte o a ballare. Qualunque attività nuova e stimolante, è utile anche al cervello.
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