I condilomi genitali sono la malattia a trasmissione sessuale più frequente nei giovani maschi di età tra 15-40 anni. Estremamente contagiosi, i condilomi o verruche genitali sono provocate da un’infezione che erroneamente veniva attribuita solo alle donne. L’infezione genitale da Papilloma Virus Umano (HPV) infatti non è una malattia di genere, ma colpisce indifferentemente la popolazione sessualmente attiva maschile e femminile.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Salvatore Rini, dermatologo di Humanitas San Pio X.
Cosa provoca la formazione dei condilomi?
In genere, i condilomi sono piccole escrescenze piatte o a “cresta di gallo” che, nei maschi, si formano nell’area genitale esterna (pube, glande, pene, testicoli), nella zona intorno all’ano (perianale), ma anche nella bocca e nella gola (oro-faringe).
La causa della condilomatosi, così è chiamata la malattia trasmessa sessualmente che provoca la formazione di condilomi, è l’avvenuto contagio, e quindi l’infezione, con alcuni specifici genotipi di Papilloma Virus Umano (HPV 6,11, e altri tipi). Rispetto ai genotipi HPV 16 e 18, i genotipi virali che portano alla formazione dei condilomi hanno un rischio inferiore di dare luogo a cancro. Il contatto con il virus HPV avviene in genere attraverso rapporti sessuali non protetti sia con partner occasionali, sia all’interno della coppia. È importante sottolineare che la prevenzione dell’infezione da HPV è la vaccinazione anti-HPV in età tra gli 11 e 24 anni, e la protezione dei rapporti sessuali.
Dopo quanto tempo dal contagio si formano i condilomi?
La condilomatosi si manifesta in genere dopo 4 settimane dal contagio con il Papilloma Virus umano, che può avvenire attraverso diverse vie di trasmissione:
- sessuale, con rapporti penetrativi, oro-genitali, oro-anali con persone infette
- contatto diretto tra mucose o pelle dell’area ano-genitale della persona infetta
- scambio di biancheria intima e di salviette
- uso di sex toys contaminati.
La presenza di condilomi può non provocare disturbi, se non fastidio nell’area in cui si manifestano. Inoltre, i condilomi sono estremamente contagiosi, e se non rimossi possono rapidamente aumentare di numero e diffondersi nelle aree circostanti.
A chi rivolgersi in caso di dubbi?
A causa della velocità di diffusione ed estrema contagiosità dei condilomi, nel sospetto di aver contratto l’infezione è importante rivolgersi all’andrologo per la valutazione della lesione e per iniziare nel più breve tempo possibile la terapia di rimozione della verruca genitale. Infatti, anche se l’infezione da HPV è avvenuta per contatto con genotipi virali a basso rischio oncogeno, tuttavia non si può escludere che possano dare origine a cancro.
È invece confermata da recenti studi l’associazione tra infezione HPV e infertilità maschile: infatti, è dimostrato che nella popolazione maschile, il virus si attacchi allo spermatozoo riducendone la motilità e la capacità penetrativa dell’ovulo femminile. Inoltre, la presenza di condilomi aumenta il rischio sia di contrarre altre infezioni a trasmissione sessuale, sia di riformarsi se non eliminati o curati. Per queste ragioni, rivolgersi al dermatologo è importante sia per intraprendere la cura, che può prevedere l’uso di farmaci o la rimozione con laser, crioterapia o chirurgica, sia per ricevere informazioni preziose per evitare di contagiare e di essere contagiati.
Come evitare il contagio da Papilloma Virus umano?
La vaccinazione anti-HPV è il sistema di prevenzione più efficace contro l’infezione da Papilloma Virus umano, insieme all’uso corretto del profilattico durante ogni tipo di rapporto sessuale. Il profilattico (o condom) deve essere utilizzato fin dall’inizio del rapporto sessuale, anche orale, e fino alla fine. Se il rapporto sessuale prevede l’utilizzo di sex toys, il profilattico va utilizzato anche sul sex toy, è raccomandato evitare l’uso comune di biancheria intima e asciugamani, e effettuare la visita periodica dall’andrologo o, in caso di partner eterosessuale, la visita periodica ginecologica per la femmina.
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