Potrebbe sembrare strano, ma l’uso errato della mascherina può causare quella che è stata chiamata “congiuntivite da mascherina”. Indossarla bene però è importante anche proteggersi dal contagio. Per capire come un dispositivo che copre naso e bocca possa causare irritazioni e infezioni agli occhi, abbiamo chiesto al dottor Pietro Rosetta, responsabile di oculistica di Humanitas San Pio X.
«Se la mascherina non aderisce bene ai lati del naso – spiega l’esperto -, a causa dell’impedimento rappresentato dalla mascherina posta davanti alla bocca, respirando si crea un flusso di aria che tende a risalire tra le guance fino a raggiungere gli occhi. In questo modo, i batteri buoni che vivono nella bocca e hanno la funzione per esempio di proteggere il cavo orale da infezioni, risalgono verso gli occhi, dove però possono diventare molto aggressivi. Inoltre, alcuni tipi di mascherina possono bloccare la palpebra inferiore, alterando la normale lubrificazione della superficie oculare e creando irritazione e fastidio agli occhi, secchezza, fino a sviluppare una vera infezione.
Quando i disturbi agli occhi sono ancora lievi, il problema si può risolvere in breve tempo con la visita dall’oculista e la terapia del caso. Alcune persone però, tardano a rivolgersi allo specialista, forse anche per timore di recarsi negli ospedali e negli ambulatori, salvo poi arrivare in Pronto Soccorso con stati avanzati di congiuntivite.
Pertanto, la raccomandazione è di indossare bene la mascherina, scegliendola tra quelle adatte al proprio viso e alla necessità, piegandola opportunamente in modo da evitare che sfiati in corrispondenza degli occhi e soprattutto non aspettare che l’irritazione, qualora compaia, sfoci in infezione prima di rivolgersi all’oculista».
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