E’ tra i sintomi dell’infezione da Covid-19, ma è sufficiente anche un’influenza per scatenare la congiuntivite, ovvero l’infiammazione di quella membrana sottilissima e umida che riveste gran parte dell’occhio e si chiama congiuntiva. La congiuntivite può essere acuta o cronica, allergica, provocata da microrganismi diversi e sulla base dell’ agente scatenante può manifestarsi in modi diversi. Ne parliamo con il dottor Alberto Alini, oculista di Humanitas San Pio X.
Congiuntivite: contagiosa se è virale
«La congiuntivite è uno stato infiammatorio più o meno grave della congiuntiva, provocata da batteri, miceti o virus, allergie, sostanze tossiche, farmaci oppure da corpo estraneo, come per esempio la sabbia o la polvere – spiega l’esperto -. Le forme virali, in genere associate ai virus influenzali, sono le più contagiose, e possono essere trasmesse da una persona all’altra con il contatto diretto, mani non lavate in modo adeguato, o utilizzando gli stessi asciugamani e cuscini. In genere, le congiuntiviti virali e batteriche, se non trattate tempestivamente, possono dare seri problemi all’occhio e alla vista. Ad ogni modo, virale, batterica o allergica, alla prima comparsa dei sintomi di congiuntivite, è consigliabile recarsi dallo specialista, perché l’arrossamento degli occhi potrebbe rivelare patologie più serie».
Sintomi: congiuntivite virale, batterica o allergica
«La congiuntivite può colpire uno o entrambi gli occhi che si arrossano perché si dilatano i capillari che irrorano di sangue la congiuntiva, di solito di colore biancastro – prosegue il dottor Alini -. Se l’arrossamento è però il campanello d’allarme, sulla base della causa è possibile riconoscere sintomi specifici:
- congiuntivite virale: insorge con un leggero fastidio ad un occhio, poi anche all’altro, gonfiore della palpebra e della congiuntiva, lacrimazione densa e abbondante, importante fotofobia, cioè fastidio alla luce e disturbo della vista. Se non trattata in tempi brevi può sfociare in cheratite virale, ovvero un’infezione della cornea con una limitazione della visione
- congiuntivite batterica: è presente una secrezione purulenta che può variare anche nella gravità sulla base del batterio responsabile. Come per la congiuntivite virale, se non trattata adeguatamente e in tempi brevi, l’infezione batterica può diffondersi e creare danni anche permanenti ai tessuti oculari vicini (cornea, ghiandola lacrimale, palpebre)
- congiuntivite allergica: si manifesta con prurito, sensazione di corpo estraneo, lacrimazione, gonfiore della palpebra, fotofobia. E’ piuttosto frequente, ma clinicamente meno gravi se trattate in modo adeguato e in tempi brevi.
Come si cura?
La visita oculistica è sufficiente a diagnosticare il tipo di congiuntivite e prescrivere la terapia adatta con colliri antivirali, antibiotici o antifungini, oppure colliri con antistaminico o cortisonico – sottolinea l’esperto -. In caso di congiuntivite batterica che non risponde alla terapia può essere necessario effettuare un tampone congiuntivale per valutare con un esame specifico chiamato antibiogramma un’eventuale resistenza ad alcuni antibiotici e quindi la terapia antibiotica più efficace. Nelle forme allergiche, oltre all’oculista, può essere necessario rivolgersi all’allergologo».
Lo specialista riceve anche presso il centro Humanitas Medical Care di via Murat 13, a 450 metri dall’Ospedale. La struttura dispone di un ampio parcheggio nelle vicinanze a disposizione del paziente.
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