COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Crampi notturni: cause e rimedi

I crampi notturni possono comparire per diverse cause. In genere si risolvono in pochi minuti, ma se alla base del crampo c’è un disturbo della circolazione venosa è bene risolvere la causa sia per evitare di essere svegliati di notte dai crampi sia di sottostimare una patologia venosa. 

Ne parliamo con la dottoressa Elisa Casabianca, angiologa e chirurgo vascolare di Humanitas San Pio X.

Crampi notturni frequenti: quali sono le cause?

I crampi notturni che compaiono di frequente, a una o entrambe le gambe, specie se associati a formicolio, sensazione di pesantezza e gonfiore degli arti, possono essere causati da una disfunzione delle valvole venose che all’interno delle vene favoriscono la risalita del sangue venoso verso il cuore per l’ossigenazione. Nel tempo, a causa di età, sedentarietà, fumo di sigaretta, familiarità, sovrappeso, stipsi cronica, di alcune professioni che richiedono di mantenere la posizione eretta a lungo, ad esempio, le valvole venose di alcune vene possono ridurre la loro tenuta e provocare localmente un ristagno di sangue. Questo provoca sia un aumento della pressione venosa sia una riduzione dell’ossigenazione dei tessuti perché il sangue venoso che ristagna non riesce a risalire lungo le vene degli arti inferiori. Il risultato è la comparsa di una condizione chiamata insufficienza venosa, che si manifesta con crampi, causati dalla ridotta ossigenazione dei muscoli, che quindi si contraggono, comparsa di capillari e piccole vene bluastre (teleangectasie), varici o vene varicose. La comparsa di capillari a livello cutaneo è una condizione benigna, ma è il segno che esiste un problema della circolazione venosa e linfatica da non sottovalutare.

Quali sono i rimedi per i crampi?

Quando i crampi sono causati da un problema della circolazione venosa e linfatica, le terapie hanno lo scopo di trattare e risolvere la causa di fondo e prevenire la progressione della malattia venosa. Pertanto la visita specialistica con l’angiologo e chirurgo vascolare è fondamentale per effettuare una valutazione del sistema venoso, delle valvole venose, con ecocolordoppler, e del sistema linfatico. Sulla base della valutazione e della storia clinica del paziente, il medico stabilisce la terapia. In genere, oltre a trattamenti specifici, la terapia può prevedere anche l’uso di calze compressive prescritte dallo specialista sulla base del problema diagnosticato e dello stile di vita del paziente, e integratori a base di flavonoidi dei frutti di bosco e cumarine, per alleviare i sintomi e migliorare il tono venoso.

In caso di teleangectasie e capillari superficiali, la terapia è principalmente con iniezioni sclerosanti o laser, mentre per risolvere le vene varicose o varici, che spesso coinvolgono la vena safena, il trattamento è chirurgico, in particolare per evitare complicazioni come le flebiti, cioè l’infiammazione delle pareti venose che può provocare la formazione di trombi. La chirurgia delle varici è molto cambiata rispetto al passato e i trattamenti sono conservativi, cioè non si esegue più lo stripping della safena ma si tratta solo la parte malata senza “strappare” la safena sfilandola dalla gamba. Si tratta di interventi che si eseguono in day hospital, in anestesia locale e senza tagli, che utilizzano sonde e radiofrequenza per l’ablazione della safena. In questo modo è possibile risolvere il problema delle varici, chiudere la parte malata in cui non passerà più il sangue e non si formeranno ulteriori varici, mantenendo il normale flusso di sangue all’interno della vena. In caso di aree ridotte da trattare, si possono usare iniezioni sclerosanti che, una volta iniettate nella zona malata della vena, causano la sua infiammazione e chiusura.

Chirurgia Vascolare

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
Torna su