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Crema solare: come sapere se è quella giusta

Qualunque sia la meta o l’attività prevista quest’estate, la crema solare non deve mai mancare in borsa, zaino o valigia. «Contrariamente a quanto si pensa, non solo la crema solare non è nemica dell’abbronzatura ma contribuisce a renderla più omogenea e duratura – spiega il dottor Michele Cardone, dermatologo di Humanitas San Pio X -. Ma ancora più importante è che una buona protezione dai raggi solari aiuta a prevenire invecchiamento e tumori cutanei, alcuni anche molto aggressivi, come il melanoma. Questo tumore della pelle sarebbe infatti più frequente negli adulti che durante l’infanzia e l’adolescenza hanno sviluppato frequenti scottature (eritemi) a causa dell’esposizione al sole senza un’adeguata protezione.

Oltre al melanoma, altri tumori maligni della pelle sono i basaliomi e gli epiteliomi squamo-cellulari. Inoltre, un’esposizione solare senza protezione adeguata è causa di invecchiamento precoce della pelle con conseguente comparsa di rughe, macchie, perdita di elasticità e tono. In tutti questi casi, è fondamentale rivolgersi al dermatologo per conoscere lo stato di salute della propria pelle e sapere, eventualmente, quali misure preventive o terapeutiche adottare». 

Crema solare, cosa contiene e come funziona

«Le creme solari si distinguono in base a due tipologie di filtri solari in esse contenuti, in alcuni casi combinati tra di loro – continua lo specialista -. Si tratta dei filtri chimici, che contengono derivati di acido para-aminobenzoico, salicilati, cinnamati e benzofenoni e funzionano per assorbimento delle radiazioni UV e la loro conversione in calore. Diversamente i filtri fisici contengono biossido di titanio o ossido di zinco, meno irritanti per la cute, e che svolgono un’azione di riflessione e diffusione della radiazione UV. Si chiama SPF (o grado di protezione solare) l’indice di protezione delle creme solari che viene misurato in base alla frazione di radiazione UVB che il filtro lascia passare (1/15,1/30, 1/50). L’SPF da preferire è quello più alto, il numero indicato sulla confezione (15, 30, 50) ne è l’indice.

Non solo il livello di protezione, ma anche la quantità di crema è importante. Andrebbero applicati 2 milligrammi di crema ogni centimetro quadrato di pelle, il che corrisponde a una quantità di crema molto elevata, circa 9 cucchiaini da caffè per ogni applicazione, un quantitativo che raramente viene utilizzato. Inoltre, la sudorazione, i bagni e l’attività sportiva contribuiscono a ridurre la quantità di crema sulla pelle, e quindi il livello di protezione. Per evitare questo problema, si può scegliere una crema resistente all’acqua che assicura una protezione tra 40 e 80 minuti dall’applicazione.

Un altro criterio importante per la scelta della crema solare è che protegga oltre che dagli UVB anche dagli UVA. Difatti una pelle continuamente esposta al sole senza protezione invecchia più velocemente per via sopratutto dell’azione dei raggi ultravioletti UVA, mentre i raggi UVB, sono causa di arrossamenti e ustioni solari. Entrambi posseggono effetti favorenti lo sviluppo di tumori. Infine, va ricordato che la crema solare aperta da più di 12 mesi o scaduta non va utilizzata, in quanto col passare del tempo si riduce o esaurisce la sua efficacia». 

Non solo crema per proteggere la pelle

«Un ulteriore accorgimento importante per evitare i danni causati dall’esposizione solare, oltre alla scelta di una buona crema protettiva, è non esporsi al sole durante le ore più calde – conclude il dottor Cardone – cioè tra le 11 di mattina e le 4 di pomeriggio. Questo vale anche nel caso la giornata sia nuvolosa e l’azione del sole sembri innocua.

Un’altra buona strategia di protezione è indossare cappelli e vestiti in stoffa leggera e traspirante (cotone, lino) che proteggono la pelle ma senza aumentare il calore corporeo. Infine, anche se l’azione protettiva è  abbastanza ridotta e bisogna applicarli più volte al giorno, nel caso non si volesse rinunciare al make up si possono scegliere dei fondotinta minerali che contengono sostanze in grado di bloccare i raggi UVA e UVB».

Dermatologia e Venereologia

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