In questo periodo gli allergici hanno poco di cui stare allegri. Tosse, starnuti, naso che gocciola, difficoltà a respirare sono i sintomi di allergie e di asma allergico che possono anche non essere unicamente stagionali. Ne parliamo con il prof. Enrico Heffler, specialista in allergologia e immunologia clinica di Humanitas San Pio X.
«Polline, polvere, acari, peli di animali domestici possono causare allergie con sintomi più o meno gravi, inclusa la comparsa di asma allergico – spiega l’esperto -. Non sono ancora completamente chiari i meccanismi per i quali alcune persone sviluppano asma allergico e altre no. Si sa però che nei soggetti allergici esiste una predisposizione genetica che favorisce una risposta anomala ed eccessiva del sistema immunitario nei confronti di sostanze peraltro innocue, come per esempio acari della polvere, pollini, peli di animali, che provoca uno stato infiammatorio a livello dei bronchi e ne altera la loro normale funzionalità.
L’asma allergico è infatti una malattia infiammatoria dell’apparato respiratorio scatenata dall’esposizione ambientale ad allergeni (quelle sostanze peraltro innocue menzionate precedentemente) che coinvolge i bronchi determinando broncospasmo, ovvero l’ostruzione improvvisa delle vie aeree inferiori. Tutto ciò si traduce in difficoltà a respirare. L’asma allergico si manifesta classicamente con sintomi che, pur variando da persona a persona, possono essere così riassunti:
- “fame” d’aria (dispnea), cioè mancanza di respiro e respirazione affannosa
- respiro sibilante, “fischiante”
- tosse, solitamente secca, che contribuisce al peggioramento della respirazione
- sensazione di peso sul torace
- in casi più gravi e selezionati, anche difficoltà a svolgere attività fisiche come salire le scale o camminare.
Asma allergico: consigli di prevenzione
«La prevenzione è un’arma essenziale per il controllo dei sintomi dell’asma allergico – aggiunge il prof. Heffler -. I consigli personalizzati per la prevenzione dell’allergia e dell’asma allergico vengono valutati sulla base dei risultati dei test allergologici. In genere, la prevenzione si avvale di armi terapeutiche quali:
- farmaci: per il controllo dei sintomi e dell’infiammazione (per esempio, farmaci inalatori a base di corticosteroidi eventualmente associati a broncodilatatori), oppure “vaccini per le allergie”, più correttamente detti “immunoterapia specifica”, o innovativi farmaci “biologici” per i casi di asma grave (solitamente non ad andamento stagionale)
- stile di vita: consiste, ove possibile, nell’evitare o ridurre l’esposizione agli allergeni che hanno azione sensibilizzante sui bronchi e la mucosa dell’asmatico:
- Pulire di frequente la casa e l’ambiente di lavoro, in particolare poltrone, divani, tappeti, cuscini, letti e biancheria, tende e tendaggi
- Pulire periodicamente i filtri dei condizionatori
- Mantenere un’umidità ottimale nell’ambiente in cui si vive, evitando il troppo secco e il troppo umido
- Coprire bocca e naso con una sciarpa, se fa freddo, o una mascherina, se fa caldo o in caso di elevati tassi di inquinamento atmosferico
- Non fumare
- Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata
- Mantenere il peso ideale evitando sovrappeso e obesità
Tutte queste strategie – conclude l’esperto -, se utilizzate correttamente, permettono di ridurre l’utilizzo di corticosteroidi sistemici (in compresse) evitandone quindi gli effetti collaterali».
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