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Disfunzione erettile: quali terapie funzionano? 

La disfunzione erettile, comunemente chiamata impotenza, è la difficoltà a ottenere e mantenere un’erezione valida per un rapporto sessuale soddisfacente. Tuttavia, la disfunzione erettile non ha solo un impatto sulla vita sessuale, e non è raro che gli uomini con problemi di erezione presentino anche altre patologie, spesso non ancora diagnosticate. In caso di problemi associati all’erezione è consigliabile parlarne con il proprio medico e rivolgersi all’andrologo.

Approfondiamo l’argomento con il dottor Nicola Faraone, urologo di Humanitas San Pio X.

Perchè si può avere difficoltà nell’erezione?

La disfunzione erettile è un disturbo che può manifestarsi per tanti motivi, spesso molto diversi tra loro. Attenzione però a non considerare la disfunzione erettile come una malattia o una condizione che, con l’avanzare dell’età, è normale; infatti, sebbene sia vero che il disturbo aumenta con l’avanzare dell’età, specie dopo i 50-60 anni, la difficoltà di erezione può essere invece il sintomo di un disagio psicologico o di una malattia, spesso non ancora diagnosticata. 

Ad esempio, ansia da prestazione, stress, ma anche disturbi endocrino-metabolici, obesità, diabete, dislipidemie (colesterolo alto), ipertensione (pressione alta) e malattie cardiovascolari, precedenti interventi chirurgici o trattamenti oncologici in area addominale-pelvica, sono alcuni dei principali motivi per cui si può avere difficoltà ad avere e mantenere l’erezione. Se la disfunzione erettile ha origine organica, cioè è causata dalla presenza di una malattia, l’uomo potrebbe presentare anche una riduzione delle erezioni spontanee mattutine, il cui scopo è la ri-ossigenazione del pene.

A chi rivolgersi in caso di disturbi associati all’erezione del pene?

Gli uomini, in genere, non sono molto propensi a parlare dei propri problemi di natura sessuale. Tuttavia, in caso di disfunzione erettile è bene ricordare che la difficoltà di erezione potrebbe essere il campanello di allarme di un evento cardiovascolare come ictus e infarto, la cui frequenza aumenta proprio nei maschi di mezza età. Parlare con il proprio medico di questo sintomo, e rivolgersi a un andrologo per una valutazione del pene e dell’apparato riproduttivo, può aiutare ad evitare le conseguenze più gravi di una patologia in corso. Basti pensare che ipertensione, sovrappeso e obesità, dislipidemie, diabete, oltre ad essere tra le cause di disfunzione erettile, sono anche tutti fattori di rischio cardiovascolare

Non è raro, infatti, che durante la visita, il medico andrologo richieda anche una consulenza cardiologica. 

Una volta indagate le cause cardiovascolari, endocrinologiche o psicologiche (o tutte insieme), ed eseguiti alcuni esami del sangue come la glicemia, il profilo lipidico e il testosterone totale, è possibile ottenere una prima diagnosi e avviare un percorso di trattamento. 

Quali sono le terapie per la disfunzione erettile?

Ricordando sempre che la disfunzione erettile è un sintomo di una condizione sottostante, la terapia farmacologica prevede anche la terapia per curare le cause. In genere, i farmaci di prima linea per la disfunzione erettile non hanno l’obiettivo di provocare l’erezione, ma di potenziare un meccanismo già in atto, inducendo un’erezione naturale e non artificiale. Quando questi farmaci non danno benefici, o sono controindicati, possono essere prescritti farmaci (chiamati di seconda linea), in grado di provocare un’erezione “artificiale”, ovvero senza bisogno di stimolazione da parte del partner. Si tratta di farmaci che possono essere somministrati per via intrauretrale o tramite iniezioni intracavernose autosomministrate previo addestramento medico.

Nei pazienti con problemi di disfunzione erettile vascolare è frequente anche l’utilizzo di dispositivi meccanici quali il vacuum device e l’impiego di onde d’urto a bassa energia che agiscono sul microcircolo vascolare penieno e sono d’aiuto nella disfunzione erettile. Si tratta di un trattamento che non presenta effetti collaterali, non è doloroso, ed è indicato anche nei pazienti sottoposti a prostatectomia per migliorare il microcircolo, ripristinare le erezioni mattutine e quelle spontanee. Nei maschi più giovani, insieme alla terapia farmacologica e fisica vengono spesso proposte terapie di supporto psico-sessuologico, dal momento che nei giovani, in genere, la disfunzione erettile ha origine psicologica. Va ricordata, infine, la  possibilità di ricorrere a una terapia chirurgica, ovvero l’impianto protesico malleabile o gonfiabile, che rappresenta uno dei trattamenti più soddisfacenti in caso di disfunzione erettile “end stage”, ma che nei casi indicati può essere proposta e attuato in qualsiasi passaggio dell’approccio terapeutico.

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