In casi selezionati di dolore da artrosi e lesioni dei legamenti, le infiltrazioni di monociti sono considerate terapie rigenerative che permettono sia di alleviare l’infiammazione e il dolore, sia di promuovere la riparazione dei tessuti danneggiati.
Ne parliamo con il dottor Giuseppe Morriello, anestesista Referente dell’Ambulatorio per la terapia del dolore e ozonoterapia di Humanitas San Pio X.
Cosa sono i monociti?
Monociti e macrofagi sono componenti chiave dell’immunità innata e adattativa. I monociti originano da cellule staminali ematopoietiche, da cui nascono le cellule del sangue, che si trovano nel midollo osseo e circolano nel flusso sanguigno fino a quando vengono reclutati nei tessuti, dove si differenziano in macrofagi.
Quando migrano nei tessuti in cui vengono richiamati a seguito di lesioni e danni ai tessuti, i monociti si differenziano in macrofagi, richiamano vari tipi di citochine che modulano l’infiammazione e i processi di rigenerazione. Si tratta di cellule che, proprio per questa caratteristica, quando sono coinvolte nei processi naturali di riparazione dei tessuti dell’organismo, sono in grado di differenziarsi in modo specifico sulla base del tipo di tessuto in cui sono chiamate a intervenire nei processi rigenerativi del nostro corpo. La rigenerazione tissutale è un processo di riparazione biologica che avviene continuamente nel nostro organismo.
In particolare, ogni volta che c’è un danno tissutale, come ad esempio una ferita o una lesione, i monociti hanno il compito di modulare il processo infiammatorio, richiamare i fattori di crescita e le cellule della rigenerazione (cellule staminali), e iniziare il processo di guarigione del tessuto.
Come si esegue la terapia con monociti?
Il processo naturale di rigenerazione e riparazione di tessuti danneggiati, infiammati o usurati può essere stimolato dall’esterno con infiltrazioni di concentrati di monociti in grado di rilasciare, nelle zone in cui serve, elevate quantità di fattori fisiologicamente attivi dal punto di vista rigenerativo.
Le terapie con cellule mononucleate prevedono un prelievo di sangue venoso dal paziente stesso in cui verrà poi infiltrato il concentrato di monociti mediante un’infusione venosa attraverso un particolare sistema con filtro. Si tratta di una procedura rapida e sicura, effettuata dal terapista del dolore in sala operatoria, e include la separazione dei monociti dalle altre componenti del sangue, la preparazione del concentrato con uno specifico dispositivo e il trasferimento in una sacca da cui i monociti verranno reinfusi al paziente stesso. Il concentrato di monociti è caratterizzato da un’elevata vitalità cellulare. La terapia con monociti è indicata in particolar modo nelle lesioni dei tendini e dei legamenti.
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