Il dolore di spalla è senza dubbio un sintomo da non sottovalutare. Il dolore infatti spesso associato ad altri sintomi e in diverse situazioni quotidiane, può essere il segnale di infiammazione di quella struttura fondamentale per ogni movimento della spalla chiamata cuffia dei rotatori.
«La spalla è una delle articolazioni più complesse del nostro organismo – spiega il dottor Vittorio Di Giacomo, responsabile di Traumatologia dello Sport di Humanitas San Pio X -, il cui movimento e stabilità sono date dall’armonia, interazione e sincronia tra diverse strutture ossee (omero, scapola, acromion), muscolari e tendinee (cuffia dei rotatori, deltoide, eccetera). In particolare la cuffia dei rotatori, composta da quattro muscoli e dai rispettivi tendini (sottoscapolare, sovraspinato, sottospinato e piccolo rotondo) ha il compito fondamentale di mantenere centrata la testa dell’omero in ogni movimento della spalla garantendo che l’articolazione scapolo-omerale, per sua natura instabile, resti invece saldamente stabile».
Dolore alla spalla: non è solo una “semplice” infiammazione
«La cuffia dei rotatori è una struttura muscolo tendinea avente la funzione di mantenere la testa omerale centrata sulla glena scapolare durante tutti i gradi di movimento della spalla – continua l’esperto -. Significa che la funzione di stabilizzare e permettere la rotazione della testa dell’omero. Una compromissione di questa struttura può quindi provocare dolore e limitazione funzionale più o meno importante. L’infiammazione può riguardare uno o più tendini della cuffia dei rotatori, del capo lungo del bicipite oppure la borsa subacromiale, normalmente virtuale, ma presente con lo scopo di favorire lo scorrimento delle strutture riducendo l’attrito tra esse. Nel primo caso si parla di tendinite, nel secondo di borsite».
Infiammazione: perchè i tendini si infiammano e cosa fare?
«Il paziente si presenta quasi sempre all’attenzione del medico per il dolore, spesso notturno, isolato oppure già associato a limitazione dei movimenti – sottolinea il dottor Di Giacomo -. Tra le cause più comuni possono essere presenti uno o più dei seguenti fattori, anche insieme:
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- traumi sportivi, lavorativi, casalinghi
- gesti ripetitivi e stressanti per l’articolazione, i cosiddetti gesti “overhead”, ovvero gesti che richiedono il sollevamento delle braccia come i parrucchieri, i giocatori di volley o basket, e di frequente anche le casalinghe o chi svolge lavori domestici
- età, per la fisiologica degenerazione dei tendini.
Sarà fondamentale escludere lesioni o rotture dei tendini della cuffia dei rotatori, i quali possono richiedono un intervento di riparazione chirurgica in artroscopia. Attraverso la visita ed eventuali accertamenti (la risonanza magnetica su tutti) sarà possibile delineare una diagnosi certa e intraprendere subito i provvedimenti terapeutici più indicati. In assenza di lesioni importanti, uno stato infiammatorio della cuffia dei rotatori, del capo lungo del bicipite o della borsa subacromiale, una borsa di scorrimento dei tessuti della spalla, possono essere trattati efficacemente con un approccio medico e fisioterapico. “Recupero migliore nel minor tempo possibile”, questo il motto che guida l’approccio al paziente nell’Unità Funzionale di Traumatologia Sportiva, dove diagnosi e terapia sono rapide e coordinate tra loro e sempre supervisionate».
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