Può capitare anche alle donne in giovane età, soprattutto se sessualmente attive, di avere disturbi vaginali di cui, spesso, non parlano con il medico per timore o vergogna. Tuttavia, non esistono argomenti tabù quando si tratta della propria salute, e neppure disturbi che possono essere sottovalutati. Infatti, cattivi odori vaginali, perdite vaginali biancastre, marroncine, dense o mucose, prurito genitale e talvolta dolore durante i rapporti sessuali sono sintomi di diverse cause.
Nelle donne sessualmente attive, perdite vaginali maleodoranti richiedono sempre la valutazione di un medico ginecologo? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Raffaela Di Pace, ginecologa e sessuologa di Humanitas San Pio X.
Quali possono essere le cause di cattivi odori vaginali?
«Nelle donne sessualmente attive, sintomi descritti come “perdite vaginali di cattivo odore” hanno un’ampia varietà di cause possibili non sempre e non solo riferibili a un’infezione vaginale fungina come la candidosi vaginale, piuttosto frequente nelle donne – spiega la dottoressa Di Pace -. Anche infezioni da Trichomonas Vaginalis o da Gardnerella Vaginalis, sessualmente trasmissibili, causano perdite vaginali maleodoranti, insieme a prurito genitale e minzione dolorosa. Ma anche altre infezioni sessualmente trasmissibili, tra cui l’herpes, la clamidia e la gonorrea, possono causare sintomi simili. Le infezioni sessualmente trasmissibili sono comuni, e stanno aumentando di frequenza, soprattutto nei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni».
A chi rivolgersi e cosa fare in caso di perdite vaginali maleodoranti?
«È comprensibile avere qualche riserva sul discutere di argomenti come la salute sessuale e i problemi vaginali – sottolinea l’esperta -. Ma per salvaguardare la propria salute è estremamente importante consultare uno specialista anche in presenza di sintomi come perdite vaginali, per valutarne la causa e determinare il miglior trattamento specifico. Anche se parlare di questioni relative alla salute sessuale può essere difficile, è bene sapere che questo tipo di conversazioni sono abbastanza comuni per i medici di famiglia e i ginecologi. Discutere e gestire i sintomi associati alla vita sessuale e alla riproduzione è una parte importante dell’attività di un medico, e parlandone ci si può assicurare di ricevere le cure necessarie.
Tuttavia, anche in assenza di sintomi, le donne sessualmente attive dovrebbero comunque fare uno screening almeno una volta all’anno, per la Clamydia trachomatis e la gonorrea (Neisseria gonorrhoeae). Questo perché queste due infezioni a trasmissione sessuale non sempre causano sintomi nelle donne, e possono portare a problemi di salute nel lungo periodo, tra cui l’infertilità, se non trattate adeguatamente. Inoltre, avere un’infezione a trasmissione sessuale non trattata può aumentare il rischio di prenderne un’altra, come l’HIV o la sifilide, se si è esposti.
Infine – conclude la dottoressa Di Pace -, è raccomandabile la vaccinazione contro l’HPV (Human Papillomavirus), perché alcuni ceppi di questo virus possono causare, nel lungo periodo, il cancro della cervice».
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