L’ecografia in gravidanza è l’esame che permette di osservare lo sviluppo degli organi importanti del feto, controllare la sua salute, misurarlo ed escludere, quando possibile, eventuali anomalie. Esistono diverse ecografie, da fare in diversi periodi gestazionali.
Ne parliamo con la dottoressa Marinella Dell’Avanzo, ginecologa di Humanitas San Pio X.
Ecografie in gravidanza
In una gravidanza fisiologica, le ecografie previste sono tre.
Ecografia nel primo trimestre
Si esegue in genere entro la 12ª settimana di gestazione. All’ecografia del primo trimestre viene determinata la presenza e data della gravidanza, escludendo una gravidanza extrauterina, il numero degli embrioni, escludendo o confermando la gravidanza gemellare, e valutata la vitalità del feto o dei feti, con la visualizzazione del battito cardiaco.
Ecografia morfologica
Si effettua tra la 19ª e la 21ª settimana di gravidanza. Chiamata anche “morfologica”, questa ecografia permette di valutare con grande accuratezza lo stato di salute del feto, verificare lo sviluppo di organi e apparati (encefalo, la colonna vertebrale, stomaco, vescica, reni, diaframma, cuore e arti), misurare la circonferenza cranica, addome e femore per vedere se la crescita è nella norma per il periodo gestazionale, talvolta anche determinare il sesso del feto, evidenziare l’inserzione corretta della placenta e la quantità del liquido amniotico, ed escludere, laddove possibile, eventuali anomalie. Con l’ecografia morfologica, infatti, è possibile individuare anomalie fetali con una sensibilità di circa il 20-50%, ed eventualmente indirizzare la coppia o la mamma al counseling multidisciplinare con ginecologi e specialisti.
Ecografia nel terzo trimestre
Va effettuata tra la 30ª e la 32ª settimana, per monitorare la crescita del feto, il suo stato di salute e di benessere, la quantità di liquido amniotico, la posizione della placenta e il suo funzionamento (studio della flussimetria Doppler), oltre a osservare la presentazione del feto in vista del parto.
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