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Emorroidi e ragadi anali: nuove opzioni di trattamento 

Guidare i medici nella scelta dell’opzione terapeutica migliore per le emorroidi e la ragade anale è lo scopo delle nuove Linee Guida 2024 della SIUCP (Società Italiana di Colon Proctologia), a cui ha partecipato un gruppo di medici selezionati tra i maggiori centri di colon-proctologia italiani, tra cui il dottor Leonardo Lenisa, chirurgo generale di Humanitas San Pio X. Si tratta di linee guida pratiche che forniscono ai medici una risposta condivisa dagli autori a tutte le domande chiave in merito alla gestione delle emorroidi e delle ragadi anali.

Emorroidi e ragadi anali: Humanitas San Pio X partecipa alle nuove Linee Guida SIUCP

Le nuove Linee Guida SIUCP contengono indicazioni pratiche in merito alla gestione chirurgica della ragade anale e della patologia emorroidaria refrattaria ai trattamenti conservativi, quando prendere in considerazione la chirurgia e che tipo di intervento effettuare a seconda del grado della patologia. Le procedure ambulatoriali, come la legatura elastica, il laser e la scleroterapia sono le opzioni chirurgiche di prima scelta nel prolasso emorroidario lieve (grado 1) quando falliscono i trattamenti conservativi di correzione alimentare e dello stile di vita, mentre l’emorroidopessi con legatura dell’arteria emorroidaria, la prolassectomia con stapler, e il trattamento laser sono tra le opzioni nel prolasso di grado 2. Infine, secondo gli esperti, l’intervento chirurgico di prolassectomia con suturatrice meccanica circolare e l’emorroidectomia tradizionale costituiscono il trattamento di più comune scelta per il prolasso emorroidario di grado 3-4, con una decisa preferenza per la prolassectomia nel 3° grado. 

In merito alla gestione della ragade anale, che è costituita da un’ulcera del canale anale che determina intenso dolore e sanguinamento nelle fasi iniziali, talvolta la cura si protrae a lungo con periodiche riacutizzazioni e defervescenze. Gli esperti raccomandano l’approccio conservativo con la correzione degli stili di vita e la regolarizzazione dell’alvo insieme all’utilizzo di prodotti topici, come prima linea di trattamento, mentre la chirurgia è indicata nei casi refrattari alla terapia medica o con complicazioni secondarie.

Patologia emorroidaria e ragadi anali: alcuni dati

Le emorroidi e le ragadi anali sono patologie molto frequenti tra la popolazione generale. Secondo alcuni dati, le emorroidi colpiscono circa il 4,5% della popolazione mondiale, più frequentemente adulti giovani e di mezza età, con un picco nelle persone di età compresa tra 45 e 65 anni. In gravidanza e nel puerperio, le emorroidi sono un problema comune al 12-34% delle donne subito dopo il parto vaginale; mentre la ragade anale è una patologia proctologica che viene riscontrata in almeno il 10% dei disturbi anorettali.

Tuttavia, gli esperti sostengono che almeno il 50% della popolazione soffra o abbia sofferto di emorroidi e ragadi anali nel corso della propria vita. Infatti, a causa dell’imbarazzo che può provocare parlare di questi disturbi anche con il proprio medico, le patologie emorroidarie spesso sottodiagnosticate. 

Chirurgia Generale

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