Le persone che presentano un’ernia ombelicale spesso soffrono di una riduzione della qualità di vita di tutti giorni causata dal gonfiore della protrusione, che spesso si aggiunge a patologie o situazioni già difficili.
Approfondiamo l’argomento con il professor Jacques Megevand, Responsabile di Chirurgia Generale e del Centro di Chirurgia per l’ernia di Humanitas San Pio X.
Ernia ombelicale: chi è più a rischio?
L’ernia ombelicale dell’adulto è una patologia della parete addominale frequente nelle persone affette da obesità o nelle donne che hanno avuto diverse gravidanze. In genere, l’ernia ombelicale è causata dalla mancanza di un adeguato tono della parete addominale, ma soprattutto a fattori costituzionali che possono predisporre alla fuoriuscita di piccole quantità di grasso o di porzioni di anse intestinali, da “difetti” nella parete addominale. Spesso a seguito di un colpo di tosse, uno starnuto o uno sforzo fisico che contribuiscono ad aumentare la pressione intra-addominale, l’ernia può fuoriuscire a livello ombelicale e presentarsi con la caratteristica tumefazione o gonfiore.
Come capire se è ernia ombelicale?
In molti casi, la presenza dell’ernia ombelicale si avverte come un peso e un gonfiore localizzato, visibile quando ci si sottopone a uno sforzo oppure si è in piedi, ma raramente dà fastidio o si nota quando ci si sdraia, e con un bruciore localizzato. In caso di sospetto di ernia ombelicale, la raccomandazione è di rivolgersi al proprio medico per valutare la necessità della visita chirurgica in centri specializzati nella diagnosi e nel trattamento delle ernie. Infatti, la presenza di una tumefazione a livello addominale non è mai da sottovalutare, specie perchè, in caso di ernia ombelicale, l’aumento del volume dell’ernia potrebbe causare lo strozzamento delle anse intestinali fuoriuscite con conseguente rischio per la vita della persona.
Rivolgersi tempestivamente al medico non appena si avverte qualche sintomo riferibile all’ernia ombelicale, è fondamentale per pianificare l’intervento di correzione dell’ernia ed evitare quindi il rischio di dover ricorrere alla chirurgia in urgenza in caso di complicanze. Tuttavia, nelle donne, l’ernia post-gravidanza spesso non necessita di alcun intervento se si risolve spontaneamente entro i 10 mesi dal parto.
Come avviene l’intervento dell’ernia ombelicale?
L’intervento d’elezione, ovvero la chirurgia pianificata sulla base delle valutazioni del chirurgo e degli esami diagnostici, prevede un intervento chirurgico, a basso rischio, per la correzione del difetto della parete addominale con sutura delle fasce addominali ed eventualmente il rinforzo della parete addominale tramite l’apposizione di una piccola rete costituita da materiale inerte, e la ricostruzione dell’orifizio ombelicale.
L’intervento viene eseguito in regime di Day Hospital (mattina ricovero ed intervento, tardo pomeriggio dimissione), in anestesia locale con sedazione in sala operatoria. Il decorso post-operatorio è molto semplice con ripresa quasi immediata dell’attività lavorativa. Unica accortezza è quella di non praticare attività sportiva per 1 mese dall’intervento.
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