La follicolite è quell’arrossamento della pelle (eritema) che può comparire dopo la depilazione o la rasatura, oppure per strofinamento della pelle sudata con abiti stretti, come risultato dell’infiammazione dei follicoli piliferi. Nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente prendendosi cura della pelle infiammata nel modo più corretto, dal momento che spesso è associata a proliferazione di batteri, per lo più stafilococchi o streptococchi.
Ne parliamo con la dottoressa Silvia Gurgone, specialista dermatologa in Humanitas San Pio X.
Follicolite: cosa la provoca?
L’infiammazione dei follicoli piliferi, che prende il nome di follicolite, è causata da microtraumi come quelli provocati dalla rasatura o dall’epilazione, ma anche dallo strofinamento della pelle con indumenti troppo stretti e non traspiranti, specie se la pelle è sudata. I microtraumi sui follicoli provocati dall’azione meccanica del rasoio o degli abiti costituiscono una porta d’ingresso per una eventuale proliferazione batterica che è alla base della follicolite.
Come si cura la follicolite?
L’arrossamento della follicolite spesso si manifesta come piccole pustole o piccoli brufoli. Per non peggiorare l’infezione, è altamente raccomandabile non provare a schiacciarli o spremerli. Invece, per curare la follicolite è raccomandata la pulizia della cute con detergenti e saponi non schiumogeni, e dopo la detersione, assicurarsi che la pelle sia asciutta prima di vestirsi con abiti ampi e preferibilmente di cotone o fibre naturali.
Nel caso l’infiammazione non guarisca e l’arrossamento non passi, può essere opportuno rivolgersi al dermatologo per una terapia topica, cioè locale, specifica. Ad esempio, sulla base del tipo di infezione rilevata dallo specialista, possono essere prescritte terapie antibiotiche o antimicotiche (nel caso di funghi) sia come pomate da spalmare sulla parte infiammata, sia per via orale.
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