I traumi sportivi al ginocchio in giovane età aumentano il rischio e, in alcuni casi, rendono inevitabile l’usura della cartilagine del ginocchio che, se non trattata nelle fasi iniziali, può degenerare in artrosi precoce.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Federico D’Amario, responsabile della Unità Operativa di Ortopedia Protesica e Ricostruttiva di Anca e Ginocchio di Humanitas San Pio X.
Artrosi precoce: cause e sintomi
L’artrosi precoce può comparire dopo i 40 anni specie in chi ha subito traumi o lesioni alle strutture del ginocchio, in genere, durante la pratica di sport in età giovanile. In particolare, la lesione cartilaginea è quasi inevitabile se il trauma avviene in presenza di una alterazione congenita, cioè già presente alla nascita, della forma e struttura delle ginocchia in varismo (a X) o valgismo (arcuate).
Il primo sintomo di iniziale usura della cartilagine è il dolore al ginocchio che compare prima solo in alcuni movimenti sportivi, poi anche quando si cammina. Un dolore oltretutto destinato a diventare sempre più intenso fino a rendere difficile attività quotidiane come salire i gradini delle scale. In genere in questa fase si è già sviluppata una patologia degenerativa del ginocchio, chiamata gonartrosi, che può portare all’invalidità anche in giovane età. Si tratta di una situazione in cui, per evitare il dolore, la persona riduce prima l’attività fisica o sportiva, poi anche le attività con gli amici o la famiglia, e alla fine la qualità di vita si riduce fino a limitarsi a poche attività necessarie.
Artrosi precoce: quali sono i trattamenti?
Se il dolore al ginocchio non passa con fisioterapia e terapie mediche conservative (farmaci, infiltrazioni), esistono soluzioni protesiche studiate per i giovani, che permettono di guarire dall’artrosi precoce, e tornare a vivere una vita attiva anche sportiva. Infatti, se un tempo avremmo trattato il ginocchio artrosico di un sessantenne come quello di un anziano, oggi non possiamo fare a meno di vedere che la nuova generazione di uomini e donne con più di 65 anni ha richieste e aspettative funzionali e di indipendenza nel movimento un tempo impensabili. L’artrosi è una malattia che riduce e compromette la qualità di vita delle persone, ma ritrovarsi con un ginocchio artrosico per una lesione degenerativa della cartilagine a 60-65 anni, oggi non significa più dover rinunciare alla propria vita lavorativa, sociale e sportiva. Grazie a piccole protesi, chiamate monocompartimentali, è possibile riparare le lesioni, simili a buchi, che compaiono nella cartilagine del ginocchio nelle fasi iniziali della malattia artrosica. La protesi chiamata “salva ginocchio” sostituisce solo la piccola porzione colpita da artrosi, preservando la cartilagine sana. Proprio per le piccole dimensioni e per la preservazione delle strutture sane del ginocchio, il paziente non percepisce la protesi come elemento estraneo, ritrovando la propriocettività naturale in breve tempo dopo l’intervento. L’impianto della piccola protesi monocompartimentale richiede un intervento mininvasivo con ricovero di 2-3 giorni, e un mese di riabilitazione che può variare a seconda dei casi, per poi tornare a vivere la vita di prima della malattia.
Ultimo aggiornamento: Gennaio 2025
Data online: Ottobre 2019
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici