Abbiamo chiesto al dott. Rosetta come prenderci cura della salute dei nostri occhi attraverso la misurazione della pressione oculare.
Il glaucoma è una malattia cronica che non dà sintomi, ma quando compaiono il danno è fatto, e se non curato può portare a cecità. Informazione, visita oculistica e misurazione della pressione intraoculare, che aumenta in genere tra i 45-55 anni, sono armi efficaci per la prevenzione del glaucoma, chiamata anche il “ladro silenzioso della vista”. Sebbene molto si sappia sul glaucoma e sulle sue cause una volta diagnosticato è possibile anche arrestare la progressione della malattia, ma i danni alla vista presenti alla diagnosi sono irrecuperabili. «La visita oculistica è fondamentale – spiega il dott. Pietro Rosetta, responsabile di oculistica di Humanitas San Pio X -, perché l’ipertono, ovvero l’aumento della pressione intraoculare non dà alcun disturbo alla visione, ma inizia a fare danni permanenti. La diagnosi precoce, oggi si avvale di tecnologie sofisticate come la tonometria mediante studio della biomeccanica corneale (Corvis), la tomografia ottica a luce coerente (OCT) e la perimetria FDT (tecnologia a raddoppio di frequenza). Si tratta di esami rapidi e non invasivi di cui possono beneficiare anche i parenti dei pazienti affetti da glaucoma, i quali possono avere una maggiore predisposizione genetica a sviluppare la malattia. E in caso di trattamenti, oggi la terapia per il glaucoma si avvale in maniera efficace di colliri, terapia laser e interventi chirurgici».
Glaucoma: spesso la diagnosi arriva “per caso”
Quando compaiono i disturbi visivi, è spesso il momento in cui il paziente va dall’oculista e scopre di avere il glaucoma. «Spesso il paziente arriva a ricevere diagnosi di glaucoma “per caso” – continua l’esperto -, e spesso tardivamente, perché decide di sottoporsi a visita oculistica per difficoltà a leggere, oppure a guidare e gli è stato negato il rinnovo della patente, oppure perché si accorge di far fatica a vedere in condizioni di scarsa illuminazione, o ancora perché si rende conto di aver perso le proporzioni periferiche del campo visivo e urta gli oggetti che si trovano al suo fianco». Sottoporsi a controlli periodici è il modo migliore per intercettare precocemente la malattia e intervenire in modo efficace per salvare la vista.
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