Sempre più persone, per lavoro o per svago, rimangono per ore con gli occhi fissi sullo schermo di un computer o di altri dispositivi come smartphone o tablet.
In questi casi si parla in genere di possibile affaticamento della vista.
Questo disturbo, che ha oggi diffusione quasi epidemica, è strettamente legato proprio all’uso prolungato di dispositivi tecnologici, tanto che si può parlare di stress digitale dell’occhio.
Cause specifiche e soggetti sensibili
Questo particolare disturbo all’occhio è provocato perlopiù dal tipo di luce che i vari dispositivi emettono.
Molti schermi digitali, infatti, sprigionano una luce visibile ad alta energia non molto dissimile da una luce non visibile ultravioletta.
Tale tipo di luce è comunemente conosciuta come luce blu e può essere responsabile, unita ad altri fattori, della difficoltà a prendere sonno durante la notte.
Alcuni studi hanno inoltre scoperto che la luce blu può causare anche una disgregazione del pigmento maculare nella parte posteriore dell’occhio; potenzialmente, questo disturbo potrebbe poi sfociare in una degenerazione maculare con conseguente cecità.
Nei bambini, per esempio, grandi fruitori delle nuove tecnologie, assistiamo spesso a bruciore, prurito e stanchezza degli occhi.
I più a rischio, tuttavia, e questo per ragioni di lavoro, rimangono gli adulti, che passano dalle 6 alle 8 ore (fino anche a 10) davanti agli schermi, risultando quindi maggiormente soggetti allo stress digitale dell’occhio.
Sintomi ed effetti a lungo termine
I sintomi dello stress digitale dell’occhio sono molto semplici da riconoscere.
I più comuni comprendono:
- occhi lacrimosi o secchi;
- vista offuscata;
- difficoltà a mettere a fuoco;
- dolori a collo, spalle e schiena;
- crescente sensibilità alla luce.
A lungo termine, questi sintomi possono provocare disturbi cronici come un mutamento della vista con conseguente prescrizione di lenti, spesso per correggere la miopia, sempre più frequenti episodi di dolore agli occhi, visione doppia e mal di testa.
Possibile prevenzione
Fortunatamente, lo stress digitale dell’occhio è un disturbo abbastanza prevenibile e può essere evitato mediante alcune accortezze:
- fare pause frequenti o anche staccarsi per 15 minuti dallo schermo permette ai muscoli oculari di rilassarsi;
- sbattere frequentemente le palpebre aiuta a mantenere l’umidità della cornea, che permette una visione più chiara;
- regolare il livello di luminosità dello schermo, mantenendola alta durante il giorno per ridurre il tremolio della luce. Di notte, invece, occorre indossare occhiali che blocchino la luce blu;
- assicurarsi che lo schermo sia a distanza di sicurezza dagli occhi: tra i 40 e i 60 centimetri e un poco sotto il livello dello sguardo;
- sottoporsi a un esame oculistico per farsi prescrivere occhiali o lenti a contatto: tanto più l’esame è precoce, maggiori sono le possibilità di prevenire eventuali disturbi, prima che peggiorino.
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