Avere perdite vaginali in gravidanza è abbastanza comune, specie nel primo trimestre. In genere non sono perdite che devono preoccupare, ma è bene saper riconoscere il tipo di perdita e rivolgersi al proprio ginecologo.
Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Giulia Bonavina, ginecologa di Humanitas San Pio X e di Humanitas Medical Care Murat.
Perdite vaginali nel primo trimestre di gravidanza
Le perdite vaginali in gravidanza possono essere causate da un normale aumento delle secrezioni vaginali dovute a fattori ormonali. Tuttavia, il colore delle perdite è un indicatore importante:
- Perdite vaginali chiare, trasparenti o biancastre: questo tipo di perdite, chiamate in termini medici leucorrea gravidica fisiologica, sono innocue, non c’è da preoccuparsi e non è necessario intervenire in alcun modo.
- Perdite vaginali tendenti al verde, al giallo, bianche e dense (simile a ricotta) o maleodoranti: questo tipo di perdite può indicare la presenza di un’infezione vaginale. È pertanto raccomandabile rivolgersi al proprio ginecologo di riferimento per una valutazione specialistica, eventualmente effettuando anche un tampone vaginale per accertare la natura dell’infezione e determinare la terapia più adatta in gravidanza.
- Perdite vaginali di colore rosso scuro o marrone: questo tipo di perdite potrebbe essere causato dalla rottura di qualche capillare o all’impianto non ancora ottimale nel primo trimestre della gravidanza. Anche in questo caso è bene rivolgersi al proprio ginecologo.
- Perdite di colore rosso vivo: questo tipo di perdite, specie se abbondanti e associate a dolore pelvico, sono da considerarsi un’emergenza perché potrebbe trattarsi di una minaccia di aborto. In questo caso, è bene chiamare il proprio ginecologo o recarsi in pronto soccorso per assistenza medica. La perdita di sangue nel primo trimestre non va mai sottovalutata.
Perdite vaginali nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
Nel secondo e nel terzo trimestre è importante prestare attenzione alle perdite di sangue, ovvero alle perdite ematiche di colore rosso vivo. Se si presentano questo tipo di perdite è bene recarsi al pronto soccorso o rivolgersi al proprio ginecologo perché è necessaria assistenza medica.
Le perdite vaginali ematiche, infatti, possono essere causate dal distacco di placenta, ovvero la placenta si stacca dall’utero come avviene durante il travaglio o dopo il parto, oppure da placenta previa, quando la placenta scende andando talvolta a ostruire il canale del parto. Se le perdite vaginali di sangue si presentano prima della 37^ settimana, è fondamentale rivolgersi al proprio ginecologo per un controllo oppure presso un reparto di ostetricia e ginecologia, perché potrebbero indicare l’inizio di un travaglio pre-termine.
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