In attesa dei due incontri dedicati ai segreti dell’allattamento che si terranno in occasione di SpecialmenteDonna in Humanitas San Pio X, abbiamo chiesto alla dott.ssa Paola Marangione, Responsabile di Neonatologia, alcuni consigli pratici che possono essere di aiuto alle mamme per fornire il giusto apporto di latte materno al piccolo e iniziare un allattamento sereno.
Per saperne di più e confrontarti con l’esperta partecipa agli incontri. Scopri qui come fare.
I consigli
1 – Nutrire il piccolo al seno ed evitare il tiralatte
Per le prime 2-4 settimane concentratevi esclusivamente sulla cura del piccolo ed evitate l’utilizzo del tiralatte, a meno che non sia consigliato dal medico. Le labbra del bambino sono, di fatto, il miglior ‘tiralatte’ che esiste.
2 – Una poppata almeno ogni tre ore
Osservate i piccoli segnali che il piccolo vi manda per dirvi che è affamato come ad esempio lo schioccare delle labbra, il portare le mani alla bocca o la ricerca del seno. I neonati si attaccano di frequente al seno, più volte al giorno: la media è di 8-12 poppate nelle 24 ore; un allattamento al seno frequente garantisce una maggiore produzione di latte.
3 – Lo Skin-to-skin: un legame a pelle
Soprattutto nelle prime settimane di vita, il contatto pelle a pelle rappresenta la modalità migliore di adattamento alla vita post-natale, garantisce la stabilità dei parametri vitali, la tranquillità del bambino, il mantenimento della temperatura corporea e dei valori di glicemia.
4 – Una poppata corretta
Assicuratevi che la bocca del bambino sia ben spalancata, quasi come in uno sbadiglio, prima che lui o lei si aggrappi al seno: il bambino deve essere in grado di aprire la bocca, succhiare, deglutire e respirare.
5 – Un seno ‘alternativo’
Non necessariamente il piccolo deve attaccarsi a entrambi i seni ad ogni poppata, potete alternarli nella poppata successiva. Offrite lo stesso seno per tutto il tempo in cui il bambino è affamato, succhia e deglutisce. Se ha ancora fame, offrite anche l’altro seno.
Nella poppata successiva, iniziate dal lato opposto.
6 – Comprimere il seno
Mantenete il bambino attaccato al seno anche comprimendo la mammella, esercitando una leggera pressione con la mano per permettere al latte di scorrere. Le compressioni non sono necessarie se l’allattamento al seno sta andando bene, ma è una tecnica utile per piccoli che hanno sonno, soffrono di ittero o hanno bisogno di aumentare il peso.
7 – Tenete sveglio il piccolo
Nelle prime settimane di allattamento, potrebbe essere necessario svegliare il neonato se si addormenta al seno durante la poppata. Provate con un leggero solletico o spogliandolo.
8 – Evitate ciucci e biberon
Nelle prima 3-4 settimane di vita, è meglio evitare l’uso del ciuccio e del biberon, per non creare confusione nel bambino sulla modalità di suzione, con conseguente eventuale riduzione nella produzione di latte.
Durante le prime settimane, il latte materno modifica la sua composizione, passando da colostro, ricco di proteine e d’immunoglobuline a latte di transizione ed infine a latte maturo, capace di garantire un apporto di nutrienti adatto al neonato sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.
9 – Seguite l’istinto
Fidatevi del vostro istinto materno e dei messaggi che vi manda il vostro piccolo, non concentratevi su numeri, statistiche o sulle esperienze di altre mamme.
Allattare al seno rappresenta un momento non solo ottimale da un punto di vita nutrizionale, ma anche da un punto di vista relazionale, perché favorisce l’instaurarsi di un legame affettivo molto forte con il vostro piccolo.
Questo articolo è stato scritto in collaborazione con la dott.ssa Marangione, scomparsa prematuramente nel settembre 2019. La dottoressa Marangione ha diretto l’Unità Operativa di Neonatologia e Patologia Neonatale. La sua esperienza e competenza hanno contribuito alla crescita del Punto Nascita di Humanitas San Pio X e alla divulgazione di informazioni scientifiche chiare e corrette.
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