Paragonato a una piccola amaca, il pavimento pelvico o perineo è l’insieme di legamenti e muscoli posti alla base della cavità addominale (o pelvica) che si estendono dall’osso pubico a quello sacro. «Spesso sconosciuto e sottovalutato, in realtà il pavimento pelvico svolge un ruolo fondamentale per sostenere alcuni organi interni – spiega la dottoressa Donatella Giraudo, consulente fisioterapista per il trattamento dei disturbi del pavimento pelvico di Humanitas San Pio X – cioè intestino, vescica, e nelle donne, anche l’utero. Per questo, oltre a garantire il regolare svolgimento di funzioni come la continenza urinaria e fecale e avere un ruolo importante nella sfera sessuale, il pavimento pelvico aiuta la donna ad affrontare le fasi sia della gravidanza che del parto».
Pavimento pelvico: se forte e tonico, ecco come aiuta
«Nella donna in gravidanza un pavimento pelvico ben “allenato” aiuta il corpo della futura mamma a far fronte al crescente peso del nascituro – spiega l’esperta – ma anche a evitare sintomi fastidiosi e non sempre fisiologici, causati dalle alterazioni fisico-meccaniche dovute al cambiamento di peso e forma della donna. Si tratta di incontinenza urinaria e/o fecale, incontinenza ai gas, stitichezza, dolore pelvico, mal di schiena, sciatalgie, dolore alle articolazioni. In particolare, sulla base delle evidenze scientifiche, le linee guida per la prevenzione dell’incontinenza raccomandano che gli esercizi per il pavimento pelvico siano sempre proposti alla donna sia nel periodo del pre che del post partum.
Durante il travaglio e il periodo espulsivo, il pavimento pelvico ha il compito di favorire il passaggio del bimbo, senza lacerarsi o subire una episiotomia (intervento chirurgico che facilita l’espulsione del neonato durante il parto vaginale). Quindi,se il pavimento pelvico è tonico ed elastico, può facilitare il parto, rendendolo più rapido e meno doloroso. Infine, dopo la nascita del bimbo, una muscolatura pelvica ben allenata potrà riprendere più velocemente la sua funzione di supporto agli organi interni e di controllo della continenza urinaria e fecale.
Durante i corsi di preparazione al parto anche la parete addominale viene allenata affinché possa partecipare attivamente alla spinta e mantenersi elastica durante i mesi della gestazione, riducendo la possibilità di allargarsi. La diastasi dei retti addominali è infatti una disfunzione della parete addominale che consiste nella separazione dei due muscoli retti dell’addome, che, allontanandosi dalla linea mediana, lasciano una sorta di solco visibile al centro dell’addome.
Un perineo e una parete addominale tonici e ben coordinati nella loro funzione sono importanti a tutte le età, consentendo di:
- mantenere gli organi nella loro corretta sede anatomica, evitando quindi i prolassi (utero, vescica e retto)
- garantire la continenza urinaria e fecale
- permettere una buona qualità della vità sessuale
Pavimento pelvico, cosa lo indebolisce e come si rafforza
«Sono diversi i fattori che concorrono alla perdita di tono del pavimento pelvico. Oltre al parto vaginale, alla gestazione, anche la stipsi ostinata, la tosse cronica, l’attività lavorativa pesante, eccessivo dimagrimento, menopausa, attività sportive strenue e mal gestite possono favorire e predisporre a disturbi del pavimento pelvico. Allenare e rinforzare il pavimento pelvico è importante sempre nella vita della donna, non solo in gravidanza – conclude la dottoressa Giraudo -. Per allenare, rinforzare e mantenere l’elasticità del pavimento pelvico in gravidanza e dopo il parto è consigliabile seguire i corsi e i suggerimenti di personale specializzato, spesso ostetriche, o affidarsi a riabilitatori esperti del Centro del Pavimento Pelvico. Obiettivo della presa in carico riabilitativa e dei corsi di preparazione al pre e post parto è quello di mantenere/migliorare la salute del perineo con esercizi e tecniche finalizzate a correggere le eventuali disfunzioni ricordando che il muscolo perineale non deve essere necessariamente forte, bensì elastico, tonico e correttamente utilizzato nella vita di tutti i giorni».
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