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In spiaggia con i bambini: i benefici del camminare sulla sabbia

Andare in spiaggia con i bambini, purché con le dovute accortezze, può essere un’esperienza stimolante anche da un punto di vista motorio. Far camminare i bambini sulla sabbia infatti li aiuta a mantenere l’equilibrio e a utilizzare i muscoli delle gambe e dei piedi. Ne parliamo con la dottoressa Paola Marangione, Responsabile di Neonatologia e Patologia Neonatale in Humanitas San Pio X.

Sebbene inizialmente i bambini possano avere timore della sabbia, è bene incoraggiarli e rassicurarli affinché provino a camminarci: il movimento sulla sabbia infatti è di grande aiuto per esercitare i muscoli delle gambe e dei piedi ed è una vera e propria ginnastica per le piante dei piedi. Inoltre, i più piccoli sulla sabbia possono sperimentarsi nel tentativo di mantenere l’equilibrio, cercando di non cadere su superfici non piane.

Prezioso anche il rapporto con l’acqua, che una volta riconosciuta per i bambini non rappresenterà una novità, considerato che l’acqua è stato il loro habitat naturale per molto tempo. Potrebbe essere necessario aiutare i bimbi a familiarizzare con essa, almeno all’inizio.

Le regole di protezione al sole

È fondamentale però, che i genitori prestino attenzione a proteggere i bambini dal sole e che insegnino loro, fin da piccoli, a esporsi al sole in modo corretto. Se da un lato il sole apporta notevoli benefici all’organismo, favorendo per esempio la sintesi della vitamina D, utile per il metabolismo del calcio, dall’altro l’esposizione incontrollata ai raggi ultravioletti del sole, è un noto fattore di rischio per l’insorgenza dei tumori della pelle. La pelle dei lattanti e dei bambini è particolarmente sensibile e dunque fino ai sei mesi di vita i bambini non vanno mai esposti direttamente al sole.

A partire dagli otto mesi, si può esporre il bambino al sole, ma evitando le ore più calde della giornata (è consigliabile stare in spiaggia fino alle 10 del mattino e a partire dalle 17) e applicando crema solare ad alta protezione e specifica per l’età pediatrica, e coprendolo con vestiti leggeri, traspiranti e in cotone. Da proteggere anche la pelle del viso, particolarmente fotosensibile, con crema, cappelli a larga tesa e occhiali da sole.

È bene infine ricordare di utilizzare in auto le tendine parasole per proteggere i bambini dai raggi solari che filtrano dai finestrini laterali.

 

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con la dott.ssa Marangione, scomparsa prematuramente nel settembre 2019. La dottoressa Marangione ha diretto l’Unità Operativa di Neonatologia e Patologia Neonatale. La sua esperienza e competenza hanno contribuito alla crescita del Punto Nascita di Humanitas San Pio X e alla divulgazione di informazioni scientifiche chiare e corrette.

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