Si chiama “stagionale” perché ogni anno, puntuale, con l’autunno e l’inverno arriva anche l’influenza.
I virus influenzali tendono a creare mutazioni nelle proteine di superficie (HA e NA) che rendono quindi il virus “invisibile” alla barriera immunitaria presente in chi ha contratto il virus dell’influenza, ad esempio, oppure si è vaccinato l’anno prima. Questo rende gran parte della popolazione suscettibile dal punto di vista immunologico a contrarre nuovi virus.
Infatti, non esiste un solo tipo di virus influenzale, ma ne conosciamo di due tipi, A e B: quelli del primo tipo circolano nell’uomo e in altre specie animali, mentre i virus del secondo tipo sono presenti solo nell’uomo. In genere, una volta contratto il virus dell’influenza stagionale, il periodo di incubazione (durante il quale si è comunque contagiosi e si può diffondere il virus) varia tra 2 e 4 giorni prima della comparsa dei sintomi. Tuttavia, per gli adulti, il periodo di incubazione può variare da 1 giorno prima dell’inizio dei sintomi, fino a 5 giorni dopo la comparsa dei sintomi influenzali. Va sottolineato che i bambini e le persone con un sistema immunitario compromesso (le persone fragili) possono essere più contagiosi degli adulti. In genere, l’influenza ha una durata di circa una settimana-dieci giorni.
Quali sono i sintomi dell’influenza?
L’influenza è caratterizzata da sintomi di tipo respiratorio (tosse, rinite) che compaiono improvvisamente associati a febbre alta, dolori muscolari, spesso mal di testa, brividi, inappetenza, spossatezza e mal di gola, mentre nei bambini più piccoli anche nausea, vomito e diarrea.
In alcune persone, come bambini piccoli, anziani, persone con malattie croniche e immunocompromessi, l’influenza può manifestarsi in forma grave aumentando il rischio di complicanze quali polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche sottostanti. In queste persone, l’influenza può richiedere il ricorso a cure ospedaliere e, in alcuni casi, avere conseguenze fatali.
Come si previene l’influenza?
La prevenzione dell’influenza passa attraverso le misure individuali di igiene e protezione e la vaccinazione anti-influenzale per le categorie a rischio di complicanze come bambini tra 6 mesi e 6 anni, anziani tra 60 e 64 anni, e persone fragili, come raccomandato dal Ministero della Salute.
Misure individuali di igiene e prevenzione
Il virus dell’influenza, infatti, come il virus Sars-Cov-2 responsabile di COVID-19, si trasmette da persona a persona per mezzo di quelle goccioline (droplets), emesse con la tosse, gli starnuti o quando si parla, che abbiamo imparato a conoscere con COVID-19, e che possono penetrare nell’organismo attraverso le mucose (naso, occhi, bocca). Come Sars-Cov-2, anche il virus dell’influenza può essere trasmesso per contatto diretto attraverso mani, utensili, o superfici utilizzate da persone infette, e può persistere molto a lungo su mani e superfici.
Anche per il virus influenzale è quindi fondamentale adottare le misure di personali di igiene e protezione già note:
- Lavare frequentemente le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi, specie dopo aver tossito o starnutito, e asciugarle bene. In alternativa si possono usare gli igienizzanti a base alcolica
- Coprire bocca e naso, con fazzoletti monouso o con la piega del gomito, quando si starnutisce o tossisce
- Indossare la mascherina chirurgica in caso di sintomi sintomi influenzali
- Rimanere a casa in caso di sintomi respiratori con febbre, soprattutto nella fase iniziale.
- Mantenere la distanza di almeno un metro dalle persone che mostrano sintomi di influenza, ed evitare posti affollati.
- Evitare di toccarsi occhi, naso o bocca con le mani non lavate accuratamente.
Il vaccino antinfluenzale
Il vaccino antinfluenzale, aggiornato ogni anno, è il modo più efficace di prevenzione dell’influenza. La vaccinazione con il vaccino aggiornato – che ricordiamo non contiene virus attivi e quindi non può essere responsabile dell’infezione – è importante per l’immunità nei confronti del virus influenzale della stagione corrente, a causa dell’alta suscettibilità dei virus influenzali a mutare.
Si può richiedere la vaccinazione antinfluenzale da metà ottobre a fine dicembre; l’immunità inizia dopo circa due settimane dalla vaccinazione, e scende nell’arco di 6-8 mesi.
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici