Può non essere solo colpa del caldo eccessivo di questi giorni: sudare in maniera esagerata, per il 2-3% degli italiani, dipende da vari fattori tra i quali anche l’ansia o alcune patologie croniche, mentre per altri è una malattia ereditaria chiamata iperidrosi.
Ne parliamo con la dottoressa Silvia Gurgone, specialista dermatologa in Humanitas San Pio X.
Iperidrosi: dove suda di più chi ne soffre
L’iperidrosi non è una normale sudorazione dovuta alle alte temperature o umidità, attività sportiva, emotività o ansia (ad esempio quando si è molto emozionati, o ansiosi, si tende a sudare di più). Nel nostro corpo ci sono circa 2 milioni di ghiandole sudoripare che, in chi soffre di iperidrosi, reagiscono più intensamente agli stimoli stressogeni, creando una sorta di circolo vizioso che fa sudare eccessivamente, mentre tra il 30-50% di chi soffre di iperidrosi, le cause sembrano essere genetiche ed ereditarie.
L’iperidrosi è un’eccessiva sudorazione che si presenta, all’inizio nei palmi delle mani e pianta dei piedi, e poi a viso e ascelle. La persona che ne soffre, fin dall’adolescenza, può ritrovarsi con le mani bagnate e gocciolante in situazioni che possono provocare grande imbarazzo nella vita sociale, scolastica, affettiva e lavorativa.
In genere, l’iperidrosi si distingue in primaria (ereditaria) e secondaria, quando è connessa a malattie croniche di tipo cardiaco, respiratorio, diabete, gotta o in molti casi ipertiroidismo, oppure è associata all’assunzione di alcuni farmaci.
Sudorazione eccessiva: la soluzione dal dermatologo
L’iperidrosi può essere curata. Obiettivo è ridurre la sudorazione e migliorare la qualità della vita degli individui che ne soffrono. Il dermatologo può aiutare sia a trovare la soluzione con trattamenti adeguati, sia a diagnosticarne le cause: infatti, durante la visita dermatologica, lo specialista può valutare la necessità di accertamenti ed esami del sangue per misurare ad esempio la glicemia, per escludere la presenza di diabete e monitorare la funzionalità tiroidea.
In genere, sulla base del problema, il dermatologo può consigliare l’uso di vari prodotti deodoranti antitraspiranti a base di cloruro di alluminio, o astringenti che asciugano le ghiandole sudoripare, oppure l’uso di salviette medicate che contengono glicopirrolato topico che agisce sulle fibre nervose dell’epidermide. Ciascuno di questi prodotti richiede la valutazione del medico e, se non danno i benefici sperati, si può ricorrere a infiltrazioni di tossina botulinica sotto le ascelle, nei palmi delle mani e piante dei piedi per inibire il rilascio di acetilcolina e “paralizzare” le ghiandole sudoripare per 4-6 mesi. Il trattamento è ripetibile.
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