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Ipocondria: malattia immaginaria o sintomi reali? 

Chi soffre di ipocondria non ha malattie immaginarie, sebbene l’uso comune del termine venga ancora oggi utilizzato per definire la persona che immagina sintomi e malattie, ma non ha nulla. L’ipocondria, invece, provoca sofferenza autentica e reale, ma interpretata dall’ipocondriaco in modo eccessivo. 

Approfondiamo l’argomento con il dottor Francesco Cuniberti, psichiatra del Centro per i disturbi d’ansia e di panico di Humanitas San Pio X. 

Ipocondria: cos’è?

Ogni malessere e segnale che arriva dal corpo, diventa un problema grave e insormontabile per una persona che soffre di un disturbo ipocondriaco. Tuttavia, non esiste un solo modo di essere ipocondriaci: infatti, l’ipocondria può essere caratterizzata da sintomi somatici, ovvero con una sofferenza reale dovuta a vari sintomi, spesso di tipo gastrico, muscolare o depressivi, oppure da ansia di malattia. In quest’ultimo caso, la paura e l’ansia per un’eventuale malattia che potrebbe arrivare, contribuisce ad attivare due meccanismi di comportamento contrari: 

  1. evitare i controlli medici e gli esami per il timore di confermare le proprie paure con una diagnosi
  2. oppure sottoporsi a frequenti esami e accertamenti.

Ipocondria da sintomi somatici

Il disturbo da sintomi somatici è caratterizzato dalla presenza di sintomi reali, di vario genere, spesso multipli, variabili nel tempo sia nell’intensità che nella frequenza. Chi soffre di questa forma di ipocondria soffre realmente, è in costante ansia per la propria salute, ma non prende in considerazione, né crede, alle rassicurazioni e al parere del medico, mentre la risposta alla terapia è sempre scarsa, e c’è un’alta sensibilità agli effetti collaterali dei farmaci. In pratica, l’assunzione di un farmaco, per chi soffre di ipocondria, darà sempre luogo a effetti collaterali.

Inoltre, la paura di ammalarsi è tale che, nell’ipocondria, la persona tende a evitare attività che ritiene pericolose, talvolta anche solo l’attività fisica, e chiedere spesso aiuto al medico. 

Ipocondria da ansia di malattia

Nel disturbo di ansia di malattia, più che di sofferenza per i sintomi, la persona ha il timore di malattie e dei loro sintomi, e avverte una preoccupazione crescente al solo parlare dei sintomi che teme, tendendo a esagerare la loro gravità. In genere, coloro che ne soffrono sono ossessionati dalla lettura di ogni tipo di informazione sulla salute, dall’utilizzo eccessivo di Internet per la ricerca di terapie e diagnosi online e dalla rilevazione dei parametri misurabili del proprio corpo, come la pressione, la temperatura e il battito cardiaco. In alcuni casi, l’ossessione diventa un vero delirio somatico, tanto da essere convinti di avere una malattia grave.

Come gestire chi soffre di ipocondria?

Fondamentale è non sminuire ma neppure assecondare la persona ipocondriaca. Sofferenza, paure e ansie sono reali, ma è eccessiva l’interpretazione che ne viene fatta. Tuttavia, una volta diagnosticata, l’ipocondria può essere gestita e curata con la psicoterapia cognitivo comportamentale, che aiuta la persona ad adottare diversi modelli di pensiero o comportamento, per modificare il modo in cui si sente. Quando l’ansia da ipocondria diventa invalidante, la terapia farmacologica può aiutare a ridurre e tollerare la sofferenza.

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