Oggi le macchie cutanee possono essere trattate in maniera efficiente grazie alle nuove tecnologie laser, ma è di fondamentale importanza la diagnosi specialistica dermatologica per escludere una natura maligna della lesione.
Ne parliamo con il dr. Salvatore Rini, dermatologo di Humanitas San Pio X.
Macchie cutanee
Con macchie cutanee ci si riferisce ad un ampio spettro di sono lesioni cutanee piatte, non rilevate, di colorito più scuro rispetto alla cute circostante, alla cui base possono esserci diverse cause.
Quali sono le cause?
L’esposizione ai raggi UV (sole e lettini abbronzanti) non protetta è una delle principali responsabili delle macchie cutanee. Oltre a macchiare la pelle, i raggi UV accelerano il fotoinvecchiamento che, insieme al cronoinvecchiamento (età), sono responsabili dell’invecchiamento globale della pelle.
Un’altra causa implicata nella formazione delle macchie pigmentate sono i farmaci, tra cui gli estroprogestinici (la pillola).
Dove si formano?
Le macchie cutanee hanno diverse cause e diversi nomi. Le forme benigne sono:
- iperpigmentazione post-infiammatorie
- melasma
- lentigo senile o solare
- cheratosi attiniche
Le forme maligne, invece, sono:
- lentigo maligna
- melanoma lentiginoso
Le macchie si formano solitamente nelle regioni fotoesposte, quindi sulle zone del viso, del collo, del decolletè e delle mani.
Quali tipi di pelle sono più a rischio?
Su tutti i tipi di pelle possono comparire macchie cutanee, dal fototipo più chiaro tipico dei paesi del nord, a quelle più scure dei paesi del sud del mondo. Anche se i fototipi più scuri sono più protetti dal fotoinvecchiamento, tuttavia hanno una spiccata tendenza a formare macchie della pelle.
Quando rivolgersi al dermatologo?
La visita dermatologica, effettuata con il dermatoscopio, è necessaria per stabilire la natura delle lesioni.
Laser: si può usare per tutti i tipi di pelle?
Oggigiorno, i laser sono i protagonisti nel trattamento delle macchie ipercromiche. Esistono diversi tipi di laser per eliminare iperpigmentazioni cutanee, lentigo, e anche tatuaggi. La scelta del tipo di laser e il numero di sedute necessarie devono essere valutati da un dermatologo esperto.
Il laser Q-switched a picosecondi, ad esempio, usato anche per la rimozione dei tatuaggi, permette di eliminare le macchie solari in 1-2 sedute di laserterapia, a distanza di un mese. La luce del laser Q-switched viene indirizzata verso la macchia con un potente impulso di breve durata, andando a “dissolvere” la melanina responsabile del colore bruno della macchia, rispettando la pelle e con ottimi risultati estetici per qualunque tipo e fototipo di pelle.
Attenzione però, le lesioni ipercromiche maligne non devono essere mai trattate con il laser, ma il trattamento di scelta rimane l’asportazione chirurgica con l’esame istocitopatologico, quest’ultimo di fondamentale importanza stabile l’iter oncologico che il paziente deve seguire. Per altre macchie, quali il melasma, il laser non trova impiego e si prediligono altri approcci terapeutici.
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